27/05/2016

Bilancio positivo per Acquedotto del Fiora


Investimenti per 41 milioni di euro, circa 100 per abitante, ricavi per 103 milioni e 8,5 milioni di utile che non saranno ridistribuiti tra i soci (questo ha consentito di ridurre il debito di oltre 50 milioni e di risparmiare oltre 2 milioni di interessi all’anno). Sono i primi dati che emergono dal bilancio 2015 dell’Acquedotto del Fiora, presentato dal presidente Tiberio Tiberi e dall’amministratore delegato Aldo Straqualursi.
Tiberi ha sottolineato lo sforzo fatto in particolare nel campo della depurazione, dove sono stati realizzati impianti per gli scarichi con oltre 2.000 abitanti, ultimati i depuratori nei comuni di Abbadia San Salvatore e Montalcino e avviata la realizzazione dei depuratori di Arcidosso e Manciano, raggiungendo, così, la copertura del 94% contro una media nazionale del 70%.
Dall’inizio della concessione, il gestore ha portato avanti investimenti per 340 milioni, che hanno permesso di dotare il territorio di infrastrutture all’avanguardia, come la centrale di telecontrollo del Grancia, che consente di gestire da remoto 24 ore su 24 l’intera rete idrica di oltre 10.000 chilometri. Questo ha poi consentito di ridurre i disagi causati dalle frane che continuano ad attestarsi in 15-20 ogni anno, ma riducendo i disservizi ai cittadini.
È stato effettuato il consolidamento del debito a medio-lungo termine, per un valore di 143 milioni, con la conseguente riduzione del costo degli interessi bancari per circa 1 milione rispetto al 2014. Inoltre, sono stati stabilizzati 28 dipendenti a tempo determinato grazie alla legge di stabilità 2015. Alto, sempre secondo Tiberi, l’indice di gradimento degli utenti. Nel 2015 l’Acquedotto ha accertato e inserito, nell’anagrafica utenti, circa 3.700 evasori: questo ha portato nelle casse dell’ente ulteriori 600.000 mila euro.
‘Andiamo verso l’efficientamento energetico con il rinnovo dei macchinari, con motori più performanti: una sfida che vale il 20% della spesa in questo settore – ha sottolineato Aldo Straqualursi –. Puntiamo sulla manutenzione preventiva piuttosto che agire sul guasto. E abbiamo diminuito, attraverso le nuove tecnologie, il conferimento in discarica dei fanghi. Infine, è stato avviato il progetto Sap – work force management -insieme ad altre 50 aziende del gruppo Acea che operano su 4 regioni italiane, per ottimizzare la gestione, rendendo più immediata la programmazione degli interventi sul territorio e riducendone i tempi’.

Dida foto: da sinistra Tiberio Tiberi e Aldo Straqualursi

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