Partiranno l’estate del prossimo anno i lavori per costruire il collettore fognario a servizio del quartiere San Giuseppe, a Treviso. Il progetto, realizzato da Alto Trevigiano Servizi (ATS), il gestore del ciclo idrico del territorio a “destra del Piave”, prevede la posa del collettore lungo la strada Noalese, in modo da far defluire i reflui raccolti nel quartiere verso il depuratore principale di via Cesare Pavese. Al collettore verrà collegata anche la rete fognaria esistente nel quartiere di Sant’Angelo-Santa Maria del Sile, mediante una dorsale che si svilupperà in direttrice nord-sud, posata lungo il percorso ciclopedonale esistente fino al fiume Sile. Il fiume sarà attraversato da una condotta in pressione sostenuta dalla passerella pedonale esistente. Grazie a tali interventi saranno dismessi numerosi piccoli impianti di trattamento locali, sia privati sia gestiti dalla stessa ATS, con un vantaggio per l’ambiente e una maggiore efficienza di sistema.
Finanziati con un investimento di 2,8 milioni di euro, nel complesso i lavori vedranno la posa di circa 2,3 chilometri di condotte in gravità e 400 metri di condotte a pressione e la realizzazione di due stazioni di sollevamento. Inoltre, insieme al collettore, ATS predisporrà anche gli allacciamenti privati per le utenze frontiste, estesi fino al confine di proprietà con pozzetto di ispezione accessibile in area pubblica. Saranno poi predisposti i collegamenti alle viabilità secondarie, dalle quali procedere in seguito alle future estensioni della rete. I lavori prevedono migliorie anche alla rete idrica, come alcuni interventi di estensione dell’infrastruttura e la sostituzione dei contatori dei consumi. La conclusione dei lavori è prevista per l’estate del 2021. «Il quartiere San Giuseppe e, più in generale, la zona ovest del territorio comunale di Treviso è quasi totalmente sprovvisto di rete fognaria separata – ha spiegato Pierpaolo Florian, amministratore delegato di Alto Trevigiano Servizi -. Esistono solo brevi tratte confluenti a impianti di trattamento locali ma nella maggior parte dei casi nel quartiere la depurazione avviene tramite fosse Imhoff o impianti di depurazione per piccole comunità, la cui gestione è affidata a soggetti privati autorizzati. A pieno sviluppo la rete servirà circa 5200 nuovi utenti».