ATO 2 Piemonte: 720 milioni di investimenti nel piano trentennale

Oltre 700 milioni per razionalizzare la rete idrica e fognaria e abbattere il livello di perdite. E, poi, convogliare gli scarichi a pochi depuratori all’avanguardia e di grandi dimensioni e tenere sotto controllo i costi di gestione del servizio.

È ad ampio raggio e guarda a tutte le esigenze del territorio il piano di investimenti trentennale redatto e presentato da Ato 2 Piemonte, l’Autorità d’Ambito del ciclo idrico del Biellese, Vercellese e Casalese che opera sul territorio di 172 comuni, con 430.463 abitanti residenti.

Un piano che prevede investimenti per complessivi 720 milioni di euro, suddivisi per macroaree:

  • 303,5 milioni dedicati al Biellese
  • 296 milioni al Vercellese
  • poco meno di 38 milioni di euro per la Valsesia
  • 96 milioni per l’area Casalese.

 

Interconnessioni e lotta alle perdite

La parte maggiore delle risorse è stata destinata all’interconnessione e al rifacimento delle reti obsolete. Il grande obiettivo è di:

  1. collegare tutto il territorio attraverso connessioni che vadano dalle dighe biellesi al Po
  2. ammodernare le tubazioni per abbattere il tasso di dispersione idrica.

Riguardo quest’ultimo punto, il territorio nel suo complesso presenta un livello di perdite del 37%, ben inferiore al 43% della media nazionale. Il dato, oltre al fatto che resta comunque alto, non deve comunque ingannare: la situazione sul campo è meno rosea di quanto appare, considerando che ad abbassare la media dell’Ambito sono le performance di Vercelli e Casale, dove le perdite si attestano al 20%.

 

Razionalizzare il sistema di depurazione

Altro pilastro strategico del piano è la razionalizzazione del sistema di trattamento dei reflui. Il programma prevede la dismissione dei piccoli depuratori comunali per creare una rete di depurazione costituita da impianti moderni ed efficienti. Le opere a riguardo sono per il biellese la valorizzazione dell’impianto di depurazione della Vallestrona.

Per la Bassa vercellese, il collegamento dei comuni dell’ex Coser e di tutti i centri minori con il depuratore di Casale. Per l’Alessandrino il rifacimento della rete fognaria di Valenza. Sul fronte Vercellese un’altra opera di rilievo è il rifacimento delle reti, un nuovo campo pozzi per Stroppiana e l’interconnessione con il campo pozzi di Vercelli.

 

Il percorso a ostacoli per il gestore unico

Il programma di investimenti, pari a 57 euro per abitante, secondo gli auspici dell’Ato dovrebbe partire nel 2024. Lo stesso anno dovrebbe vedere l’affidamento dei servizi al futuro gestore unico. La creazione del gestore unico, è un altro obiettivo al quale i vertici dell’Ato 2 lavorano da tempo, ma il percorso non è privo di ostacoli.

Al momento sono 5, dalle 7 precedenti, le società attive nella gestione del ciclo idrico nel territorio:

  • AM+
  • ASM Vercelli
  • Cordar Biella Servizi
  • Cordar Valsesia
  • Servizio Idrico Integrato del Biellese e del Vercellese.

Si spera che il percorso possa continuare, perché sarà proprio dall’affidamento della gestione che arriveranno i fondi per gli investimenti. Intanto, saranno i sindaci a comunicare, nei prossimi mesi, le priorità di intervento che entreranno a far parte del piano d’area, con le opere puntuali che devono essere realizzate.

 

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