Nella stessa assemblea entrano a far parte della Federazione delle imprese dei servizi pubblici di acqua ambiente ed energia, nei ruoli di consiglieri, Stefano Cetti Direttore Generale di MM spa e Paolo Romano, presidente di SMAT.Alla Giunta esecutiva è stato confermato l’ing. Nicola De Sanctis, Amministratore Delegato di Acquedotto Pugliese spa. Francesco Macrì, presidente di Estra, viene riconfermato nella Giunta Federale e nel Consiglio direttivo Energia. Nuova entrata invece Chiara Sciascia, componente del Consiglio di Amministrazione di Estra, ma nominata in quanto presidente di Multiservizi Ancona (socio di Estra Spa).
Tutte le aziende associate hanno inoltre condiviso il documento programmatico “Patto per lo sviluppo del Paese”. Una strategia per il bene dell’Italia, che coinvolga Stato, Istituzioni territoriali, comunità locali, imprese e cittadini in un percorso con quattro punti cardine: gestione della transizione energetica ed ambientale verso la green economy, sviluppo di un sistema infrastrutturale efficiente, sostenibilità sociale ed ambientale, valorizzazione dei territori e delle comunità servite.
Il Patto per lo Sviluppo contempla e rilancia alcuni dei valori contenuti nel Piano “Utilitalia 2022”, presentato lo scorso anno, con il quale la federazione si è impegnata verso il Paese. Impegni ribaditi anche con i leader di alcune delle maggiori forze politiche: Di Maio, Salvini, Grasso, Rosato e Brunetta, durante il ciclo di incontri “Servizi Pubblici e Nuova Politica” promossi tra dicembre 2017 e marzo 2018 in vista delle elezioni politiche. “E’ fondamentale – si legge nel documento approvato dall’Assemblea – declinare le strategie nazionali, nelle scelte regionali e locali, specialmente nei comparti dell’energia, dell’ambiente e delle risorse idriche. L’obiettivo è garantire ai cittadini servizi di qualità sempre migliore, efficienti e accessibili, colmando le differenze infrastrutturali tra i diversi territori e sviluppare una cultura industriale dei servizi pubblici tutelando in particolare le fasce deboli della popolazione”.