14/05/2025
Servizi a Rete

Assegnata la realizzazione del termovalorizzatore di Roma

Un passo importante è stato compiuto verso la realizzazione del termovalorizzatore di Roma. Si tratta dell’aggiudicazione dei lavori per la costruzione dell’opera al raggruppamento di imprese guidato da Acea Ambiente con Suez Italy, Kanadevia Inova, Vianini Lavori e Rmb. Il via libera all’assegnazione è arrivato dopo la validazione tecnica del progetto da parte della società di certificazione incaricata. Roma Capitale e RenewRome, la società che gestirà l’impianto per i prossimi 33 anni, hanno anche firmato il contratto di concessione. Il prossimo passo sarà l’avvio del procedimento autorizzatorio unico regionale (Paur), previsto a giorni, che sarà gestito dalla struttura commissariale e che vedrà la partecipazione di tutti gli enti competenti. L’obiettivo è di partire con i cantieri per l’impianto entro l’estate.

Un impianto per la Capitale

Il termovalorizzatore, che sorgerà nell’area industriale di Santa Palomba, potrà trattare 600.000 tonnellate all’anno di rifiuti indifferenziati e non riciclabili e sarà alimentato da conferimenti su rotaia. La sua realizzazione, per la quale è necessaria una spesa di un miliardo di euro, permetterà alla Capitale di ridurre i costi per lo smaltimento dei rifiuti rispetto a quelli attuali legati al loro trasporto in Italia o all’estero.

Un sistema di economia circolare

L’impianto, inserito nel Piano rifiuti del 2023 che punta al raggiungimento del 70% di raccolta differenziata, riducendo a zero il ricorso alle discariche, è stato pensato per integrarsi in modo funzionale con l’intero ciclo della differenziata. Il progetto prevede la realizzazione di un Parco dell’Economia Circolare, un’area attrezzata con spazi per la ricerca, coworking, una serra, un giardino pubblico e una torre panoramica alta oltre 70 metri. Saranno costruiti anche quattro impianti ausiliari per il recupero delle ceneri pesanti, un impianto fotovoltaico, una rete di teleriscaldamento e un sistema sperimentale per la cattura della CO2.

Minimizzare l’impatto ambientale

Le tecnologie adottate, le più avanzate oggi disponibili, garantiranno un impatto ambientale estremamente contenuto. Le emissioni saranno nettamente inferiori ai limiti fissati dalle direttive europee e dalle Best Available Techniques (Bat) e all’inquinamento provocato dal traffico di una strada. L’impianto produrrà energia termica ed elettrica (65 MW complessivi) sufficiente ad alimentare circa 200.000 famiglie e permetterà il recupero di circa 10.000 tonnellate di acciaio, 2.000 di alluminio e 1.600 di rame ogni anno.

Una gestione del ciclo dei rifiuti moderna e sostenibile

«Con questa aggiudicazione compiamo un passo in avanti decisivo per realizzare una gestione del ciclo dei rifiuti autonoma, moderna e sostenibile che Roma attendeva da troppo tempo – ha commentato il sindaco, Roberto Gualtieri. Il termovalorizzatore, insieme alla nuova rete di impianti per il riciclo della frazione organica e di carta e plastica, consente di superare un sistema inefficiente e inquinante basato su discariche e su trasferimenti costosi verso impianti lontani. Siamo ora nelle condizioni di raggiungere gli obiettivi di raccolta differenziata e di trattare in modo sicuro la frazione residua, con tecnologie all’avanguardia in grado di ridurre di oltre il 90% l’impatto ambientale del ciclo dei rifiuti di Roma».

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