AsMare realizza un nuovo collettore a Mortara

Partiranno a fine ottobre i lavori per il rifacimento di una parte del sistema di collettamento a servizio della cittadina di Mortara. Un’opera imponente che metterà al sicuro il comune della provincia di Pavia dagli allagamenti che interessano il suo centro in caso di eventi meteorici importanti.

Lo stato della rete di collettamento impone la creazione di una nuova condotta

I lavori, voluti da AsMare, la società che gestisce il ciclo idrico a Mortara, Castello d’Agogna, Cergnago, Ceretto e Cilavegna, e finanziati da Pavia Acque, prevedono il rifacimento della fossa civica nord, che ormai riversa in un grave stato di ammaloramento. La rete di collettamento si sviluppa con un percorso tortuoso, passando sotto diversi edifici privati. Queste condizioni ne rendono complessa l’ispezione e molto difficile la manutenzione. Da qui l’idea di costruire una nuova condotta che, oltre a seguire un tragitto lineare, garantirà alla città una fognatura realizzata con materiali moderni.

Il percorso della vecchia rete ostacola la realizzazione dell’opera 

Un lavoro, del valore di oltre un milione di euro, che si prospetta tutt’altro che agevole. Il percorso della rete si trova infatti nelle vicinanze di diverse scuole, ma intervenire nei mesi estivi non è possibile, in quanto nel sottosuolo cittadino è presente una falda, il cui livello si abbassa nei mesi invernali. Inoltre, la parte più critica della vecchia condotta, costituita da tubature di diametro più piccolo e ostruite da sedimenti ormai consolidati, che creano il “tappo” causa degli allagamenti, passa proprio al di sotto di un supermarket, ed è anche caratterizzata da una elevata contro pendenza e da diminuzioni progressive di sezione.

Per questo il piano dei lavori prevede un avanzamento dell’opera a tratte di 10 m per volta per la posa delle nuove condotte, in modo da contenere i disagi al traffico e alle attività. Inoltre, il progetto non prevede la totale dismissione della vecchia rete, parte della quale sarà utilizzata per il collettamento delle acque nere provenienti dalle reti secondarie e dagli allacciamenti diretti delle abitazioni, mentre la nuova infrastruttura raccoglierà le acque meteoriche.

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