Un approvvigionamento costante di acqua potabile, anche nei periodi siccitosi. È questo l’obiettivo che ha guidato Aset Spa nella realizzazione del nuovo impianto di potabilizzazione dell’acqua di falda recentemente inaugurato in zona Chiaruccia a Fano. Si tratta di una soluzione tecnologica che intende fornire una risposta decisa al problema della scarsità idrica legata ai cambiamenti climatici.
La sinergia con l’Autorità d’Ambito
L’intervento, che ha incluso anche alcune opere accessorie, per un valore complessivo superiore ai 3 milioni e mezzo di euro, fa parte del piano degli investimenti dell’AATO Marche Nord e garantirà un’erogazione di 100 litri al secondo d’acqua in più rispetto alla disponibilità attuale, che corrisponde a 360mila litri in più ogni ora. Una soluzione concreta per il territorio e la cittadinanza, soprattutto nelle fasi di emergenza dovute alla siccità.
Il processo di osmosi inversa
Il nuovo impianto, che verrà attivato nei momenti di maggiore necessità, si basa su una tecnologia che consentirà di osmotizzare l’acqua di falda per poi rimineralizzarla e renderla potabile. Grazie a questa innovazione i cittadini potranno contare su un ulteriore volume di risorsa idrica pronta per essere consumata in modo sicuro e immediato. L’acqua così ottenuta, che andrà ad aggiungersi a quella già disponibile grazie ai canali preesistenti, coprirà circa un terzo del fabbisogno totale.
Le opere accessorie
I lavori aggiuntivi, che hanno accompagnato la realizzazione dell’impianto, hanno riguardato anche l’ampliamento dell’edificio già presente, oltre all’aggiornamento delle tubazioni interne, dell’alimentazione elettrica e delle portate addotte alla stazione di rilancio. Tra gli interventi eseguiti anche la costruzione di un collettore di scarico in grado di trasportare le acque di scarto al depuratore di Ponte Metauro.