Hera ha presentato il potenziamento del depuratore di Trieste (Servola), sull’esempio di quello di Santa Giustina a Rimini che servirà l’alto mare Adriatico.
Il capoluogo riminese è infatti oggetto del più grande risanamento fognario d’Italia e sta facendo scuola anche nel Nord Est; una prova di un grande impegno a favore dell’ambiente e della depurazione delle acque con investimenti per 230 milioni di euro da parte di Rimini gemellata con Trieste, a difesa del mare Adriatico.
Il nuovo depuratore di Trieste (Servola, 190mila abitanti equivalenti serviti) sarà intelligente, in grado cioè di ascoltare il mare e regolare la propria attività in base ai bisogni espressi dall’Adriatico.
L’importante risultato è frutto dell’intensa collaborazione degli ultimi mesi fra AcegasApsAmga (società del Gruppo Hera), Regione FVG, Amministrazioni Comunale, Provinciale e Autorità Portuale, che ha consentito di superare numerosi passaggi di natura burocratica e di pervenire all’aggiudicazione dei lavori.
Il progetto prevede l’introduzione di una tecnologia innovativa che consentirà di bilanciare l’intensità di trattamento delle acque in base allo stato dell’Adriatico. Verrà attivato in collaborazione con l’Osservatorio Geofisico Sperimentale un monitoraggio costante della quantità di sostanze nutrienti presenti in mare: in base ai risultati e, dunque, ai bisogni espressi in un determinato momento dal mare, le Autorità di controllo potranno determinare l’intensità dell’abbattimento di nutrienti, garantendo sempre il perfetto equilibrio dell’ecosistema marino del Golfo di Trieste.
L’entrata in funzione è prevista per gennaio 2017, con conseguente arresto della procedura di infrazione comunitaria a cui l’Italia è sottoposta sin dal 2008, per oltre un centinaio di impianti tra cui quello triestino.
I lavori proseguiranno poi ancora per un anno, fino alla definitiva conclusione entro il 2018.
Questo nuovo passo avanti nel Nord Est si inserisce all’interno del più ampio impegno della multiutility a favore del Nord Adriatico, su cui si affacciano molti dei territori in cui è attivo il Gruppo. Oltre alla valenza ambientale, il piano è capace di incidere positivamente anche sulle economie turistiche dei territori serviti, che da un’acqua ben tutelata traggono valore e ricchezza.