Pubblicata la graduatoria dell’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente sui gestori del servizio idrico. Si tratta della prima misurazione, con l’attribuzione di premi e penalità, degli operatori del settore per risultati raggiunti in merito alla qualità tecnica del servizio fornito. La graduatoria è stata pubblicata da ARERA con la delibera 183/2022/R/idr, che conclude il primo biennio di applicazione del meccanismo incentivante. Meccanismo che risponde a un complesso sistema di analisi dei dati, avviato nel 2018 da ARERA con la delibera sulla Regolazione della Qualità Tecnica del servizio idrico integrato (RQTI).
Nello specifico, sono stati analizzati i dati, pervenuti fino al 17 luglio 2020, di 203 gestori, che complessivamente coprono l’84% della popolazione nazionale, misurandone i risultati raggiunti nel biennio precedente.
I 6 macro-indicatori
Le performance degli operatori sono state analizzate e classificate sulla base di 6 macro-indicatori. Questi sono:
- perdite idriche
- interruzioni di servizio
- qualità dell’acqua erogata
- adeguatezza del sistema fognario
- qualità dell’acqua depurata
- smaltimento dei fanghi
(per il primo biennio il tema delle interruzioni è stato escluso dal meccanismo incentivante). Valutando questi dati, l’Autorità ha così assegnato un premio a chi ha raggiunto, mantenuto e migliorato gli obiettivi prefissati e una penalità agli altri.
Si conferma il water divide tra Nord e Sud
Le 66 posizioni più importanti, ovvero i primi 3 classificati per ogni indicatore e complessivamente, negli anni 2018 e 2019, per i livelli di valutazione Avanzato ed Eccellenza sono occupate complessivamente da 26 gestori. I risultati di questa prima graduatoria riflettono però il forte water divide tra Nord e Sud della Penisola.
Le premiazioni sono infatti concentrate al Nord del Paese, con 21 podi per il Nord Ovest e 24 per il Nord Est. Segue il Centro con 18 podi. Mentre sono solo 3 le posizioni sul podio occupate da gestioni collocate nel Sud e nelle isole.
Come funziona
Il meccanismo di analisi dei dati dei gestori opera per stadi di valutazione. A questi gli operatori accedono in funzione della loro classe di appartenenza per ciascun macro-indicatore, articolati nei livelli:
- Base: che prevede l’attribuzione di premialità e penalità in funzione del raggiungimento o meno degli obiettivi da parte di ciascun gestore;
- Avanzato: che prevede la definizione di graduatorie che danno evidenza dei gestori che hanno raggiunto le migliori performance e conseguito i miglioramenti più ampi per ogni macro indicatore;
- Eccellenza: che mette in evidenza i migliori operatori, valutati complessivamente in tutte le fasi del servizio.
L’ammontare di risorse dedicate alle premialità viene stabilito anno per anno dalla raccolta in bolletta della componente UI2 (componente perequativa destinata alla promozione della qualità dei servizi di acquedotto, fognatura e depurazione). Questa per il 2018 ammonta complessivamente a circa 63,2 milioni di euro e per il 2019 a circa 72,16 milioni di euro. Le penalità sono 3,9 milioni per il 2018 e 5,9 milioni per il 2019.