Giocare d’anticipo per scongiurare una nuova crisi idrica in Irpinia e in Puglia. È la strategia adottata da Alto calore servizi (Acs), gestore del servizio idrico in 125 comuni delle province di Avellino e di Benevento, e Acquedotto Pugliese (Aqp), per trovare una soluzione al problema che si prevede possa ripresentarsi in vista dell’estate, puntando a ottenere un’ulteriore dotazione di acqua.
In attesa dei finanziamenti di Regione Campania per la realizzazione di un nuovo impianto a Cassano Irpino (Avellino), dove si trovano le sorgenti che approvvigionano le popolazioni di Campania, Puglia, Basilicata e di alcuni centri della provincia di Campobasso, che dovrebbe aiutare a migliorare la situazione, Acs si è attrezzata con nuova pompa suppletiva pronta a distribuire l’acqua che il nuovo accordo dovrebbe mettere a disposizione. La richiesta di Alto calore è di 600 litri in più al secondo.
D’accordo anche Acquedotto pugliese che ha messo in evidenza l’importanza di attivare anche il potabilizzatore di Conza della Campania che attende di essere messo in funzione da due anni e la cui attivazione metterebbe a disposizione ulteriori risorse idriche per i comuni lucani e campani, oltre a quelli pugliesi.
Ma le due società, con l’aggiunta di Gesesa, gestore del servizio a Benevento e provincia, portano avanti anche il progetto di “aggregazione leggera” per la gestione del servizio nell’ambito territoriale Irpinia-Sannio, in modo da evitare una gara europea per l’affidamento e migliorare i servizi. Una proposta che comunque dovrà essere valutata dall’Ente idrico campano.