La partita della banda larga si fa sempre più ricca. Tra i nuovi attori che si affacciano sulla scena ci sono la multiutility romana Acea e la compagnia francese di telecomunicazioni Iliad.
Acea si è candidata a partecipare alle gare Infratel per la realizzazione della rete a banda ultra larga nelle cosiddette aree bianche, quelle a fallimento di mercato, mentre Iliad potrebbe utilizzare la rete in fibra ottica che Enel sta realizzando in tutta Italia. Quest’ultima ipotesi è stata annunciata alla Reuters da Francesco Starace, amministratore delegato di Enel, che ha parlato dei contatti preliminari con la compagnia francese.
Una mossa che potrebbe scompaginare il mercato italiano delle telecomunicazioni, in quanto Iliad ha acquistato anche le frequenze per il mobile di Wind e 3 ed è una realtà che in Francia, attraverso il marchio Free, ha rivoluzionato il mercato con i pacchetti “tutto compreso” a prezzi bassi: collegamenti internet, telefonia cellulare e abbonamenti pay Tv a meno di 20 euro al mese.
Acea invece figura fra le aziende che hanno presentato domanda di “prequalifica” alle gare Infratel, la società in house del Ministero per lo Sviluppo Economico, per la realizzazione della rete a banda ultralarga.
La partecipazione di un’altra utility, come Enel fuori finora dal business delle tlc e della fibra ottica, è senz’altro la novità principale per ciò che concerne la gara da 1,25 miliardi di euro con cui il Governo punta a far realizzare la rete a banda ultralarga nelle aree a fallimento di mercato.