L’amministrazione del comune di Santa Fiora, in provincia di Grosseto, ha un piano per rilanciare il ripopolamento del suo centro, piano nel quale gioca un ruolo decisivo anche il teleriscaldamento. In questo quadro si inserisce infatti il progetto di Amiata energia, la società che gestisce il servizio nel comune, di estendere la rete di distribuzione del calore al centro storico.
Il progetto si configura come un’iniziativa sostenibile che prevede il recupero di parte del calore prodotto dalla centrale geotermica di Bagnore, nata per la produzione di energia elettrica con lo sfruttamento delle risorse geotermiche.
Il piano è stato illustrato da Luca Musante, presidente di Amiata Energia, nel corso di un incontro con la cittadinanza e prevede interventi di miglioramento e ammodernamento sui tratti esistenti e l’estensione dell’infrastruttura per allacciare nuove utenze nelle zone attualmente non servite.
Al momento, infatti, le località già servite sono parte del paese e le sue frazioni di Bagnore, Bagnolo e Marroneto. In totale, circa 850 utenti collegati, dei quali 836 utenze civili, 13 utenze pubbliche e una utenza industriale, ovvero Gsi – Grandi salumifici italiani. La rete ha un’estensione di 40 km e sfrutta il calore derivante della centrale di Bagnore, trasformato in acqua calda a 90° nella centrale di scambio termico costruita da Amiata energia e composta da due scambiatori da 15 MW di potenza.