Di fronte al fenomeno della siccità, che ha determinato il decremento pari al 60% della capienza degli invasi, Amap, l’azienda che gestisce il servizio idrico integrato nella città di Palermo e in altri 50 Comuni della provincia ha scelto la strada della prudenza, con un piano di razionamento, volto a contenere il consumo idrico.
La situazione degli ultimi mesi
Dall’inizio dell’anno le riduzioni progressive della portata immessa in rete nella Città di Palermo e nei Comuni del sistema metropolitano, stabilite dal gestore in accordo con le autorità preposte al controllo delle risorse, con l’obiettivo di preservare, per quanto possibile, le riserve idriche accumulate negli invasi secondo il piano originario. hanno solo parzialmente compensato la scarsità della pioggia primaverile. Oggi tale misura, per effetto del naturale aumento della domanda connessa con il periodo estivo, sta causando delle accentuate riduzioni delle pressioni in rete.
Si intensifica la strategia di risparmio
Al fine di spostare in avanti quanto più possibile la data prevista per l’esaurimento dell’acqua accumulata negli invasi, in attesa delle precipitazioni della prossima stagione autunnale, l’azienda ha deciso in via cautelativa di adottare un nuovo piano di razionamento in tutte le zone e i distretti di Palermo secondo una turnazione prestabilita.
Le misure di contenimento saranno effettuate esclusivamente sulla base di motivazioni di immediata fattibilità tecnica, al fine di ridurre al minimo i disagi per le utenze e con l’obiettivo di non coinvolgere utenze pubbliche o sensibili (ospedali, cliniche, case circondariali, edifici a valenza pubblica, etc.).
“Dallo studio sulla disponibilità dell’acqua effettuato alla vigilia della primavera scorsa – spiega Alessandro Di Martino, Amministratore unico di Amap – era emerso che la risorsa idrica era sufficiente per garantire la copertura del servizio sino al prossimo mese di dicembre. Nel frattempo, Amap ha provveduto a effettuare attività di contenimento quali la riduzione della pressione in rete e ha altresì avviato, tramite la competente Cabina di Regia istituita dal Presidente della Regione, una serie di misure strutturali che consentiranno di ridurre la dipendenza dai prelievi dagli invasi, quali l’acquisizione di nuovi pozzi e l’attuazione di interventi per la riduzione delle perdite fisiche che sono in fase di attuazione”.