È uno dei progetti di ingegneria idraulica più ambiziosi e importanti mai realizzati da Alto Trevigiano Servizi. Si tratta del microtunnel per il passaggio della rete fognaria che scorrerà sotto il fiume Sile e la ferrovia a Treviso. Un’opera che permetterà di allacciare il centro storico della città al sistema fognario per far confluire i reflui al depuratore cittadino di Sant’Antonino.
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Il microtunnelling
Ma non solo, perché sarà un’opera realizzata minimizzando l’impatto dei cantieri su ambiente, cittadini, attività e circolazione. Per la sua realizzazione il gestore idrico del Veneto Orientale ha optato per l’impiego di una tecnologia no-dig, nello specifico il microtunnelling. Questa prevede l’esecuzione di una perforazione a spinta del terreno a sezione piena, in modo da evitare decompressioni, cedimenti o eventuali danni ambientali e alle infrastrutture di superficie come strade o ferrovie. Nel caso specifico, con questa tecnica verrà costruito il tunnel che consentirà di costruire una dorsale profonda in grado di attraversare il Put, il Sile e la rete ferroviaria senza operare scavi invasivi.

10 mesi di lavori
I lavori per il primo stralcio hanno preso il via a inizio anno e permetteranno di collegare il centro storico a un ex deposito degli autobus. Progettato da Enki Ingegneria di Firenze, questo tratto sarà realizzato con un investimento di 2,7 milioni di euro. A occuparsi dei lavori il consorzio aggiudicatario della gara, consorzio che vede anche la presenza dell’azienda di Treviso LF Costruzioni.
L’intervento prevede dieci mesi di lavorazione. Nei siti di accantieramento saranno scavati cinque pozzi di 9 metri di profondità e della larghezza di 3 metri. Di questi, 2 saranno di spinta, ovvero piattaforme dentro le quali verranno fatte scendere le frese che, con l’aiuto di un sistema idraulico a pistoni, scaveranno le gallerie. All’interno di quest’ultime verrà fatto calare il tunnel che scorrerà sotto il fiume e la ferrovia e le condotte per il trasporto dei reflui fognari.

Il potenziamento della rete fognaria
L’opera, oltre che complessa e importante dal punto di vista ingegneristico, permetterà di fare un salto nella qualità della vita dei cittadini di Treviso. Salto di qualità garantito dall’estensione della rete fognaria, un progetto che Alto Trevigiano Servizi sta portando avanti da diversi anni. Il centro storico della città, tranne che per tre brevi tratte, è del tutto sprovvisto di fognatura nera. Ma il potenziamento non riguarda solo il centro. Fino a qualche anno fa, solo il 30% delle utenze era raggiunto dal sistema fognario, quota che, grazie alla realizzazione di più di 16 chilometri di condotte fognarie, sarà portata presto al 60%.
«Un traguardo straordinario che testimonia la ferma volontà di garantire servizi efficienti e garantire un miglioramento ambientale – ha commentato il sindaco, Mario Conte -. Ringrazio Alto Trevigiano Servizi, l’assessore ai Lavori Pubblici Sandro Zampese e l’assessore alle Politiche Ambientali Alessandro Manera che hanno creduto fortemente in questo progetto, che se fino a qualche anno fa poteva sembrare una suggestione presto diventerà realtà».