C’è allarme sul futuro della filiera bosco-legno-energia. A lanciarlo è Fiper, la Federazione Italiana produttori di energia da fonti rinnovabili, nel cui mirino è finito l’articolo 18 della Legge Europea, approvata dalla Camera e ora in discussione al Senato, che prevede l’abrogazione delle disposizioni relative all’estensione del periodo di incentivazione per gli impianti a biomasse, biogas e bioliquidi. Ad essere tagliati sono gli incentivi previsti dalla Legge di Stabilità 2016 che riconoscevano ad alcuni impianti un ulteriore nuovo incentivo rispetto a quello fornito dalla vecchia disciplina di sostegno alle fonti rinnovabili. L’articolo si riferisce alla produzione elettrica, ma ha pesanti ricadute anche sui sistemi di teleriscaldamento alimentati a biomassa. «Il punto – spiega Walter Righini, presidente Fiper, in una nota – è che per il Governo non c’è differenza tra i grandi impianti di sola produzione elettrica che acquisiscono biomassa con le navi dai piccoli impianti cogenerativi abbinati a reti di teleriscaldamento a biomassa, che si approvvigionano di biomassa legnosa proveniente dalla manutenzione dei boschi circostanti nelle aree alpine e appenniniche del Bel Paese». Una scelta, sottolinea la Federazione, che non riconosce il ruolo strategico della filiera bosco-legno-energia per l’economia del Paese e che mostra una grave disattenzione alla questione delle “aree interne e montane”.
Ma c’è di più, in quanto, secondo Fiper, il provvedimento non rappresenta purtroppo un caso isolato. Già sul fondo di efficienza energetica, si spiega nella nota, Fiper aveva denunciato al Ministero dello Sviluppo Economico l’impossibilità di accedere per le reti di teleriscaldamento a biomassa a causa del requisito di cogenerazione ad alto rendimento, così come l’assenza delle linee guida del GSE (Gestore dei Servizi Energetici) riguardo il riconoscimento dei titoli di efficienza energetica e l’attesa da quasi due anni del Decreto Fer 2 per la produzione di energia elettrica da biomasse/biogas. «A conferma di questa “disaffezione” l’assenza del teleriscaldamento efficiente all’interno del progetto Incentivi.gov.it, che raccoglie le opportunità di finanziamento per imprese, startup e cittadini, presentato lo scorso 12 marzo 2019».
E proprio in vista del recepimento della Direttiva Red 2 e della Consultazione pubblica sul Piano Clima Energia, la Federazione «auspica che il Governo faccia chiarezza sul tema biomasse e favorisca l’avvio e il consolidamento di questi impianti, delle comunità energetiche rinnovabili proprio in questi territori ai “confini dell’Impero” che già sono per la maggior parte rinnovabili al 100% e forniscono energia pulita alle aree urbane e centrali».