Al via l’aggregazione tra BrianzAcque e Brianza Energia Ambiente

Matrimonio in vista tra le realtà brianzole BrianzAcque, attiva nel ciclo idrico, e Brianza Energia Ambiente (Bea), che opera nel campo energia e dei servizi ambientali. Le due società hanno infatti dato il via al percorso di integrazione che si attuerà entro il prossimo anno. Ad annunciarlo i due numeri uno delle aziende, Enrico Boerci, presidente di Brianzacque, e Carlo Novara, presidente di Bea, nel corso di un incontro con la stampa tenutosi a Monza.

Un gruppo da 265 milioni

L’operazione darà vita a un gruppo da 265 milioni di euro, con un EBITDA di 47 milioni, oltre 400 dipendenti e 56 comuni soci. Un gruppo che semplificherà il panorama delle utility di Monza e Brianza, che potrà razionalizzare ed efficientare la gestione del servizio pubblico, migliorare le logistiche, sviluppare nuove operatività. Il tutto con ricadute positive sul versante sociale.

Il percorso per le nozze

Il progetto di aggregazione tra le due società è nato un po’ di tempo fa. Risponde a un preciso mandato dell’Assemblea dei soci di BrianzAcque dello scorso maggio e dal mandato conferito dall’Assemblea dei soci di Bea al Consiglio di amministrazione al momento del suo insediamento, nel 2022. In entrambi i casi, la volontà dei soci punta a integrare la gestione del servizio di igiene ambientale con quello dell’idrico in capo a un unico soggetto interamente pubblico. Sulla base di queste indicazioni è stata realizzata una due diligence presentata ai Consigli di amministrazione delle due società riuniti in seduta congiunta a fine dello scorso novembre, a Desio (MB). Questi, preso atto della valutazione positiva degli uffici legali sulla fattibilità del processo, hanno messo a punto un cronoprogramma di massima, che entro il 2025 porterà alla nascita della nuova multiutility brianzola.

Una nuova realtà territoriale solida ed efficiente

«Il risultato che oggi festeggiamo è frutto di un lavoro attento e silenzioso che va avanti da mesi. I comuni soci delle due aziende e la Provincia hanno incoraggiato a lungo un’operazione di questo genere, ma per raggiungere l’obiettivo abbiamo preferito optare per un percorso ponderato, facendo tesoro delle esperienze passate e valutando con attenzione tutte le criticità tecniche che avrebbero potuto inficiare le buone intenzioni – hanno spiegato i due presidenti –. Possiamo dire di aver concluso le verifiche preliminari del progetto: ora, ci aspetta una fase tecnica che si esaurirà a fine febbraio, lasciando campo aperto alla nascita di una nuova realtà territoriale ancora più solida, efficiente, funzionale».

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