Attorno alla metà di maggio 2020, le due società multiservizi AGSM Verona e AIM Vicenza hanno definito il progetto industriale preliminare che pone le basi per la nascita di un soggetto leader nei servizi pubblici essenziali, che possa porsi come polo di aggregazione alternativo e di crescita nel Triveneto. Il progetto risulta ancor più strategico nell’attuale fase di graduale ripresa economica post emergenza sanitaria, poiché potrà fornire stimolo e sostegno alle piccole e medie imprese e alla collettività alle quali i soggetti coinvolti si rivolgono.
Il documento, frutto di un ampio lavoro di analisi che AGSM e AIM hanno condotto nei mesi scorsi, con il supporto di advisor strategici, finanziari e legali, descrive l’assetto che avrà la nuova realtà, nella quale convergeranno alcuni asset industriali di A2A di rilevanza strategica.
L’operazione messa a punto da AGSM e AIM consentirà di assicurare alla nuova multiutility un significativo rafforzamento industriale, ma anche il mantenimento di una solida maggioranza in mano pubblica in capo ai comuni di Verona e Vicenza, così da garantire maggiori investimenti, incremento dell’occupazione e generazione di crescenti dividendi a beneficio dei territori e della comunità. Il rafforzamento industriale previsto per la nuova realtà consentirà la chiusura del ciclo dei rifiuti, l’incremento della capacità di generazione di energia da fonti rinnovabili e lo sviluppo di progetti, soluzioni e infrastrutture smart, a servizio delle città e della loro attrattività.
Chiusura del ciclo dei rifiuti
Più in dettaglio, la chiusura del ciclo dei rifiuti – che permetterà di mantenere invariate le tariffe per i cittadini e di dare una concreta risposta alla sfida ambientale – avverrà in seguito all’apporto della nuova realtà del Centro Integrato di Corteolona che comprende un impianto di termovalorizzazione e altri impianti di trattamento dei rifiuti. In particolare, il termovalorizzatore, per cui la costruzione del nuovo impianto a griglia in sostituzione dell’attuale è già stata autorizzata, diventerà uno dei più innovativi sistemi impiantistici del Paese, con una importante capacità di smaltimento in grado di rispondere al fabbisogno attuale e prospettico di trattamento per i territori serviti oggi da AGSM e AIM, e poi dalla aggregazione.
Energia da fonti rinnovabili e soluzioni smart
La nuova multiutility avrà inoltre una forte impronta green, in quanto la capacità di generazione da fonti rinnovabili sarà quasi raddoppiata rispetto a quella oggi installata da AGSM ed AIM. Ciò avverrà grazie all’apporto del Nucleo idroelettrico del Friuli composto dalle centrali di Ampezzo e Somplago, con una crescita della componente green fino al 65% del mix (rispetto a circa il 40% oggi). La nuova realtà punta così a diventare un riferimento nel processo di transizione energetica in corso a livello europeo.
Inoltre, grazie all’apporto di una partecipazione strategica in A2A Smart City, verrà trasferito importante know-how che consentirà al nuovo Gruppo di sviluppare progetti, soluzioni e infrastrutture smart a servizio delle città, con investimenti sulle tecnologie intelligenti in grado di rendere più sostenibile, efficiente e interconnesso il sistema delle relazioni nei centri urbani.
Crescita economica dei territori
Altro presupposto fondamentale del progetto è quello di assicurare una crescita prospettica dei territori serviti grazie a un piano di investimenti di oltre 900 milioni da erogare nei prossimi 5 anni. Si arriverà quasi a quadruplicare gli investimenti di AGSM e AIM nell’ultimo quinquennio, con evidenti ricadute sui territori in termini di indotto economico e di crescita occupazionale.
La solidità finanziaria e industriale del nuovo Gruppo consentirà infine di promuovere una significativa crescita dei dividendi per i comuni azionisti a beneficio dei progetti di sviluppo sociale e del miglioramento dei servizi alla collettività grazie alle maggiori risorse generate.
Accordo quadro vincolante
Dopo questa prima fase di definizione del progetto industriale preliminare, il processo di fusione tra AGSM Verona e AIM Vicenza ha ora affrontato uno step ulteriore. In data 29 giugno 2020 le due società hanno sottoscritto un accordo quadro vincolante per la totale e complessiva integrazione del Gruppo AGSM e del Gruppo AIM mediante la fusione per incorporazione di AIM in AGSM.
Insieme, AGSM Verona e AIM Vicenza, con riferimento ai dati di bilancio dell’esercizio 2019, generano ricavi aggregati pro forma pari a 1,44 miliardi €, un Ebitda di 147 milioni € e oltre 2000 dipendenti. Con la loro fusione stanno quindi dando concretezza all’obiettivo strategico di dare vita a una multiutility che possa giocare un ruolo di primo piano, in particolare propulsivo e aggregativo, nell’intero Nordest.