Ad aggiudicarsi la gara è un’associazione temporanea d’imprese tutte sarde guidata dalla Putzu Appalti Costruzioni di Pattada. Saranno interessati i Comuni di Ales e la frazione di Sa Zeppara, Baradili, Baressa, Gonnoscodina, Gonnosnò, Mogorella, Morgongiori, Nureci, Ruinas, Samugheo, Villa Sant’Antonio e Curcuris. Il Comune di Mogoro, invece, rientra in un altro appalto che riguarda diversi Comuni dell’ex provincia del Medio Campidano e del Cagliaritano (Dolianova, Mandas, Monastir, Senorbì, Siliqua, Villasor, Isili, Gonnosfanadiga, Guspini, Samassi e Sardara) che prevede un investimento complessivo di 3,3 milioni di euro. Anche in questo caso i lavori sono stati aggiudicati a un’impresa sarda: la Poing Costruzioni.
Le imprese aggiudicatrici hanno due mesi di tempo per completare la progettazione esecutiva. I lavori inizieranno in primavera e andranno avanti per un anno e mezzo. Gli interventi nei 13 comuni dell’Oristanese riguardano il rifacimento di oltre dieci chilometri di nuove reti e i relativi allacci alle utenze interessate. Sono stati scelti i tratti di tubature con maggiori criticità che necessitano di un rifacimento integrale perché soggette a continue rotture, tanto da richiedere innumerevoli interventi di riparazione da parte delle squadre di Abbanoa.
Gli appalti sono stati finanziati tramite i fondi Cipe 27/2015: in tutto 75 milioni di euro destinati a opere strategiche nel settore idrico-potabile. Complessivamente i Comuni interessati in tutta l’Isola sono cento, divisi in 16 maxi-interventi.