Gli ultimi mesi sono stati cruciali per quanto riguarda la pianificazione degli interventi che trasformeranno la rete energetica italiana in un sistema capace di sfruttare tecnologie di smart metering e comunicazioni M2M (Machine to Machine) per migliorare erogazione e misurazione delle risorse.
Infatti, a dicembre ha avuto luogo il primo incontro tematico del neonato Comitato permanente per i servizi di comunicazione M2M, dedicato per alla connettività wireless per i misuratori del gas di nuova generazione.
A pochi giorni di distanza dall’evento, a cui hanno partecipato circa 80 rappresentanti di categoria del settore gas (sia delle utility sia dei produttori di apparati di misurazione) e operatori delle reti comunicazione elettronica, è seguito il Protocollo generale di intesa tra l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) e l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico (Aeegsi).
“L’accordo” – si legge in una nota Agcom – “rientra nelle iniziative di collaborazione tra autorità indipendenti ed è finalizzato a promuovere sinergie e complementarità in materia gestionale e tecnico-scientifica”.
Una cornice che, riconosciuta la sempre maggiore importanza dell’ICT e delle applicazioni digitali per il settore energetico, promuoverà “iniziative congiunte di natura specifica, come il protocollo di gestione in comune di alcuni servizi e lo scambio di personale, il progetto Machine to Machine, già avviato, il ruolo delle utility energetiche e idriche nei progetti di sviluppo delle infrastrutture di comunicazioni elettroniche, le analisi e il confronto dei diversi modelli di regolamentazione dei servizi”.
Gli aspetti tecnico regolamentari, rispetto alla connettività per la misurazione del gas, erano già stati affrontati dal Comitato, approfondendo sia la modalità punto-punto basata sulle reti cellulari (in particolare quella del Narrow band – IOT) sia quella punto-multi punto, basata sulla soluzione a radio frequenza a 169 Mhz. Inoltre nelle relazioni predisposte dagli operatori di comunicazione elettronica erano stati evidenziati i potenziali costi e benefici connessi alle due modalità, sottolineando le criticità dal punto di vista tecnico e regolamentare e gli sviluppi previsti per l’aggiornamento delle reti cellulari di nuova generazione.
I risultati delle indagini preliminari non sono ancora stati resi noti, ma per avere una dimensione di quale possa essere l’impatto dell’adozione di logiche innovative nei circuiti della distribuzione energetica è sufficiente consultare il documento approvato da Aeegsi per il nuovo periodo regolatorio (2016-2023) del settore elettrico. Proponendo un quadro favorevole agli investimenti, con regole specifiche di incentivazione degli sviluppi di reti intelligenti per lo sfruttamento delle fonti rinnovabili e degli accumuli, puntando al potenziamento e alla flessibilità dell’ultimo miglio dell’utenza domestica e garantendo, tramite smart metering, le informazioni sul profilo energetico degli utenti, il piano prevede consistenti risparmi per i clienti finali stimabili, per il solo settore elettrico nel 2016, nell’ordine di circa 700 milioni di euro.