12/02/2019

Ad Amburgo il calore per il teleriscaldamento viene dal vento

Prosegue la marcia di Amburgo verso la transizione energetica. Al centro di questa politica finalizzata alla riduzione delle emissioni di CO2. l’implementazione di nuove soluzioni per rendere più sostenibile la produzione di energia termica destinata al riscaldamento delle abitazioni. È in questo contesto che si inseriscono due nuovi progetti all’avanguardia che permetteranno di integrare calore green nella rete di teleriscaldamento cittadina.

Il primo appena concluso ha visto la realizzazione e l’entrata in esercizio di una centrale elettrica alimentata da un impianto eolico per la produzione di energia termica da immettere nella rete. La centrale Karoline, gestita da Vattenfall, azienda svedese e tra le maggiori realtà europee attive nella produzione di elettricità ed energia termica, assicura così anche la fornitura di calore in condizioni climatiche particolarmente fredde o in caso di malfunzionamento di altri sistemi di alimentazione. L’impianto ha una capacità di circa 45 MegaWatt e può fornire calore pulito a 13.500 appartamenti.

La seconda iniziativa, in fase di realizzazione, interessa invece la parte orientale di HafenCity, il nuovo quartiere nato nel centro della città, frutto di un progetto di riqualificazione urbana della parte interna del porto. Il quartiere, già servito da una rete di teleriscaldamento, sarà riscaldato quasi interamene con energia pulita. Ad alimentare la rete sarà infatti il calore di scarto, privo di CO2, proveniente dalla fonderia di Aurubis, tra i principali fornitori mondiali di metalli non ferrosi.

Per ottenere questo risultato il calore verrà estratto nel momento in cui l’anidride solforosa viene convertita in acido solforico durante i processi di fusione del rame. Si tratta dunque di calore del tutto privo di anidride carbonica, che permetterà di risparmiare l’emissione in atmosfera di 20.000 tonnellate di CO2 all’anno. Emissione evitate che riguardano sia l’approvvigionamento di calore del quartiere, in questo caso i calcoli prevedono mancate emissioni per 4500 tonnellate annue, sia le stesso attività dell’impianto siderurgico, in quanto parte del calore verrà utilizzato per la produzione di vapore in sostituzione del gas naturale attualmente utilizzato. Portato avanti insieme a Enercity, tra le maggiori utility energetiche tedesche, il progetto prevede anche la realizzazione di una dorsale della lunghezza di 3,7 chilometri per trasportare l’energia termica dal sito di Aurubis a HafenCity.

Ti potrebbero interessare anche

Ricevi le nostre ultime news

Iscriviti alla nostra newsletter

Richiedi abbonamento

Compila i campi per richiedere il tuo abbonamento alla rivista Servizi a Rete