Un impianto più efficiente e performante per garantire un’acqua in uscita di migliore qualità. Risponde a questo obiettivo l’intervento avviato da acquevenete sul depuratore di Castagnaro, in provincia di Verona.
I lavori di ristrutturazione dell’impianto, del valore complessivo di 300.000 euro, prevedono la realizzazione di un sistema di trattamento biologico a fanghi attivi a ossidazione totale. Una soluzione che consente di depurare i reflui attraverso l’azione di microrganismi aerobici che si nutrono delle sostanze organiche contenute nelle acque reflue.
In questo modo, l’azienda, che gestisce il ciclo idrico in 108 Comuni delle province di Padova, Rovigo, Vicenza, Verona, Venezia, punta ad aumentare il rendimento depurativo dell’impianto, migliorando quindi la qualità dell’acqua che, dopo essere stata depurata, viene reimmessa in natura. In questo modo, inoltre, implementando i comparti necessari, si rende anche più efficiente e flessibile l’intero processo di depurazione. Senza trascurare che i fanghi con caratteristiche migliori in uscita dal depuratore permetteranno anche di abbattere la spesa per il loro smaltimento.
Più in dettaglio, i lavori prevedono la costruzione di una nuova vasca di decantazione, l’adeguamento del bacino combinato, la demolizione e il reinterro dei due letti di essiccamento dei fanghi. Acquevenete, inoltre, ha previsto anche il rifacimento dell’impianto elettrico e la realizzazione di alcune opere esterne di sistemazione. Infine, creerà una sorta di barriera verde lungo tutto il perimetro dell’impianto, attraverso la piantumazione di una serie di alberi.
L’intervento, che sarà concluso il prossimo settembre, rientra tra gli investimenti di acquevenete per il miglioramento complessivo delle reti e degli impianti, pari lo scorso anno a 30 milioni di euro, dei quali circa 8 milioni spesi proprio nel campo della depurazione.