10/04/2025
Servizi a Rete

acquevenete: avviata la maxi-condotta Villamarzana-Occhiobello

acquevenete ha concluso i lavori per la realizzazione della condotta Villamarzana – Occhiobello, un’infrastruttura strategica per il potenziamento del sistema di adduzione e distribuzione dell’acqua potabile nel Basso Veneto. L’intervento è parte integrante del “Piano di sviluppo del sistema di produzione e adduzione del Modello Strutturale degli Acquedotti del Veneto”, che ha come obiettivo la realizzazione di un assetto idrico capace di garantire la continuità del servizio anche in caso di criticità ambientali o guasti alle centrali esistenti.

il percorso di realizzazione dell’opera

Il progetto si è concretizzato in tre stralci. Il primo e il secondo hanno portato al completamento della tratta tra Villamarzana e il collegamento con la rete esistente in via Piacentina (SP60), con una condotta di circa 11.400 metri, dal diametro compreso tra DN 1000 mm e DN 500 mm. Il terzo ha esteso il tracciato per ulteriori 3.300 metri, portando la condotta fino alla centrale di Occhiobello e collegandosi alle vasche presenti in loco. L’intervento ha richiesto un investimento totale di 11,3 milioni di euro, di cui:

  • 8,3 milioni di euro per i primi due stralci, finanziati principalmente da acquevenete con un contributo di 500.000 euro da ATO Polesine;
  • 3 milioni di euro per il terzo stralcio, finanziato interamente da acquevenete.

Caratteristiche tecniche e scelta dei materiali

Le condotte sono state realizzate in acciaio con rivestimento interno in resina epossidica certificata per il trasporto di acqua potabile e rivestimento esterno in polietilene triplo strato. Per proteggere i tratti saldati, sono stati utilizzati giunti speciali con camera d’aria isolante e guarnizioni antinfiltrazione. È stato inoltre installato un sistema di protezione catodica attiva a corrente impressa lungo tutto il tracciato, per prevenire la corrosione delle tubazioni. Gli attraversamenti stradali e ferroviari sono stati eseguiti con tecniche no-dig, come microtunnelling e Trivellazione Orizzontale Controllata (T.O.C.), per ridurre l’impatto sull’ambiente e sulla viabilità.

Vantaggi per l’utenza e impatto sul territorio

Le nuove condotte permettono di interconnettere le reti e le fonti idropotabili, assicurando affidabilità, flessibilità e disponibilità costante di acqua, anche in presenza di eventi imprevisti come l’inquinamento dei fiumi o interruzioni degli impianti di trattamento. Quest’opera, in particolare, consente di disporre di approvvigionamento da fonti diversificate, migliorando la qualità dell’acqua e garantendo una maggiore sicurezza nel servizio, anche in condizioni di emergenza. L’interconnessione fra reti e centrali evita il rischio di interruzioni idriche e permette di ottimizzare la gestione della risorsa idrica, rendendo il sistema più resiliente. L’intervento interessa i Comuni di Villamarzana, Frassinelle Polesine, Fiesso Umbertiano, Canaro e Occhiobello, e ha un impatto positivo sull’area servita grazie alla possibilità di dismettere impianti meno efficienti (centrale di Occhiobello) e alimentare la rete con acqua di qualità superiore, come quella proveniente dall’Adige (centrali di Vescovana e Boara Polesine).

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