Ben 45 milioni di euro di nuovi appalti. È quanto deliberato dal consiglio di amministrazione (cda) di Acquedotto pugliese (Aqp) per una nuova campagna di interventi che hanno tra le voci più significative la progettazione di nuovi impianti tecnologici a servizio dei depuratori e il potenziamento della rete idrica e fognaria in alcuni centri serviti.
Per quanto riguarda i primi, la delibera destina 762.000 euro alla progettazione di serre per l’essiccamento del fango residuale e 827.000 euro a quella delle coperture e i sistemi di trattamento dell’aria relative al monitoraggio delle emissioni in atmosfera degli impianti di depurazione. Progettazione propedeutica alla fase successiva, molto più consistente sotto il profilo economico, che vedrà nei primi mesi del prossimo anno l’avvio delle gare per la costruzione delle serre, per un importo di 29 milioni di euro, e per i sistemi di trattamento dell’aria e per il monitoraggio delle emissioni per un costo di 13 milioni. Investimenti che serviranno a ottimizzare i processi di trattamento dei reflui, con grandi benefici sul piano economico e ambientale.
La costruzione delle serre a servizio dei depuratori risponde, infatti, alla necessità di ridurre la quantità dei fanghi prodotti dalla depurazione, il cui stoccaggio, che avviene in gran parte con il trasporto in siti collocati in altre regioni, è uno dei passaggi più costosi e complessi della lunga e articolata filiera del trattamento dei reflui.
Per quanto riguarda il secondo filone, ovvero la realizzazione di nuove reti idriche e fognarie, che riguarderà in particolare il territorio di Copertino (Lecce), l’appalto ammonta a 11 milioni.
Altra decisione del cda l’affidamento della fornitura di energia elettrica per il 2019 per un valore di 22 milioni di euro. Quello dei consumi elettrici è un altro fronte che Acquedotto pugliese sta affrontando da tempo. La società con 540 GWh contribuisce allo 0,2% circa del consumo nazionale annuo di energia elettrica e rappresenta, da solo, il 9% del consumo totale degli acquedotti d’Italia. Un consumo elevato che si spiega con l’unicità del sistema idrico pugliese, dove l’acqua distribuita viene prelevata da altre regioni, con conseguenti alti costi di potabilizzazione e trasporto, oltre alla necessità di servire un territorio particolarmente vasto e articolato. Per contenere la bolletta elettrica, Aqp è impegnata in processi di efficientamento dei consumi con interventi focalizzati sul revamping dell’impiantistica e la produzione di energia pulita attraverso lo sfruttamento dei salti dell’acqua con centraline mini hydro e l’installazione di impianti fotovoltaici.
Fiore all’occhiello dell’impegno economico, infine, i 5,8 milioni stanziati per il servizio di noleggio a lungo termine degli autoveicoli, che prevede l’utilizzo di 49 autovetture ibride, oltre alle 4 già in esercizio, e di 3 elettriche, che collocano la società tra le prime aziende del settore in termini di mobilità alternativa e sostenibile. Un trend destinato a crescere, grazie a un progetto in fase di sviluppo con il Politecnico di Bari, che prevede una serie di innovazioni tecnologiche nel segno dell’ecologia e dello sviluppo sostenibile, a cominciare dall’utilizzo di ebike per l’attività e il trasferimento dei dipendenti di Aqp.