Prossimi a partire diversi nuovi mega appalti di Acquedotto Pugliese. Il Consiglio d’amministrazione del gestore idrico pugliese ha infatti deliberato l’avvio di procedure di gara per complessivi 27 milioni di euro.
Si tratta in totale di tre bandi, due dei quali destinati alla distrettualizzazione e alla manutenzione delle reti idriche della città di Bari e di alcuni comuni della sua provincia, mentre il terzo riguarda i lavori di potenziamento del depuratore a servizio di Taviano, in provincia di Lecce.
Più nel dettaglio, per quanto riguarda Bari, la prima gara, per un importo a base d’asta di circa 11 milioni di euro, interesserà i quartieri Murat, Libertà, Marconi, Madonnella e parte di Picone, Carrassi, San Pasquale e Japigia e i comuni di Valenzano e Castellana Grotte. I lavori, per una durata di poco più di due anni, prevedono la realizzazione di distretti territoriali, il controllo delle pressioni e il monitoraggio delle portate, per garantire una gestione più efficiente delle reti, e la sostituzione di circa 27 chilometri di condotte, delle quali circa 19 nel capoluogo.
La seconda gara approvata, per un importo a base d’asta di circa 10,2 milioni di euro, riguarderà le reti dei comuni di Palo del Colle, Ruvo di Puglia, Cassano delle Murge e Terlizzi. Anche in questo caso, le opere dureranno poco più di due anni e riguarderanno la distrettualizzazione e la sostituzione di circa 24 chilometri di condotte.
Il terzo bando interessa il comparto depurativo e, nello specifico, il potenziamento dell’impianto di depurazione a servizio dell’agglomerato di Taviano. L’importo a base d’asta è di 6,2 milioni di euro, mentre il programma dei lavori, da realizzare in un anno e mezzo, comprende interventi sulla linea acque e sulla linea fanghi, la ristrutturazione e il potenziamento dell’intera linea odorigena, anche attraverso l’installazione di nuovi impianti di abbattimento delle emissioni odorigene. A questo si aggiunge la realizzazione di una nuova vasca di equalizzazione coperta, l’adeguamento e il potenziamento delle due linee esistenti del trattamento biologico e la realizzazione di una terza linea, di un ulteriore impianto di sollevamento fanghi e di un nuovo trattamento emergenziale di disinfezione pronto a entrare in esercizio in caso di extraportate in ingresso al depuratore.
«L’ammodernamento di reti e impianti è una sfida che Acquedotto Pugliese ha raccolto diverso tempo fa – ha commentato l’amministratore delegato di Aqp, Nicola De Sanctis –. Investimenti adeguati sono stati previsti per realizzare un radicale ammodernamento della rete, la cui vetustà connessa ad altri fattori ambientali, sono le cause principali delle perdite. Elementi di innovazione si aggiungono sistematicamente agli obiettivi raggiunti nell’area della distribuzione dell’acqua e nel vasto settore della depurazione. Lo scorso anno abbiamo investito complessivamente 147 milioni di euro, dei quali 43 in opere finalizzate all’approvvigionamento idrico e all’adduzione primaria e 50 nel comparto depurativo».