Sono iniziati i lavori di “Acquedotto pugliese” per il rinnovo di quattro condotte destinate all’alimentazione idrica della città di Taranto. Un progetto che si caratterizza per particolarità di approccio scientifico e complessità di esecuzione. Rappresenta infatti uno dei più significativi interventi a livello internazionale nell’ambito della tecnologia close fit lining, sia per la lunghezza del tratto da risanare sia per la specificità dell’area di intervento e le difficoltà realizzative.
Le condotte da risanare, realizzate in acciaio e con un diametro di 500 mm, si sviluppano per una lunghezza di 1.200 m, sospese all’interno dell’impalcato di un ponte che unisce Punta Penna a Punta Pizzone nella periferia del capoluogo jonico.
L’intervento consiste nell’inserimento, all’interno di ciascuna delle quattro condotte, di un tubo nuovo in polietilene ad alta resistenza, temporaneamente deformato e che, successivamente, viene riportato alla forma e alle dimensioni volute, in modo da aderire perfettamente (close-fit) alla parete interna delle tubazioni esistenti.
La metodologia del lining presenta il vantaggio, rispetto ad altri sistemi, di evitare una riduzione significativa della sezione idraulica e di ottenere, comunque, a fine intervento, una condotta sostanzialmente nuova che garantisce una resistenza strutturale propria indipendente dal contributo della condotta esistente e stabilità anche in presenza di gravi fenomeni di corrosione del tubo camicia.
I lavori, insieme agli altri interventi di manutenzione ordinaria già programmati, sono destinati a prolungare la vita delle condotte di altri 80 anni. Il costo delle opere, che saranno concluse entro nove mesi, è di 2,5 milioni di euro.