Tra Acquedotto Pugliese (AQP) e Rete Professioni Tecniche (RPT) Ionica, che riunisce otto Ordini e Collegi professionali della provincia di Taranto (Architetti, Chimici e Fisici, Agronomi Geologi, Geometri, Ingegneri, Periti Industriali e Periti Agrari), si è svolto un primo incontro per aver contezza del progetto di costruzione del dissalatore delle acque salmastre del fiume Tara, confrontandosi sulla metodologia e sugli elementi essenziali. Un ulteriore momento di raffronto si terrà a Taranto a stretto giro per esprimere – a seguito dell’approfondimento dei documenti, delle analisi scientifiche e delle attività realizzate sul campo – un punto di vista tecnico sullo sviluppo dell’impianto.
Tematiche dell’incontro
Il meeting è stato un’opportunità per discutere sulla fattibilità dell’opera, valutandone gli aspetti tecnici e ambientali, a partire dalla scelta, presa anni fa nel Piano d’Ambito, che ha portato ad individuare quella del Tara come soluzione ottimale per aumentare la sicurezza dell’approvvigionamento idrico potabile della Puglia. Successivamente sono stati analizzati altri importanti aspetti progettuali come: la scelta di utilizzare la derivazione già esistente del corso d’acqua (Acque del Sud), senza infrastrutture impattanti; il deflusso ecologico, il monitoraggio della portata; la sostenibilità del consumo energetico e l’impiego del metodo MesoHABSIM a garanzia della qualità dell’acqua. Questo procedimento, infatti, assicura che la salamoia derivante dal processo di osmosi inversa abbia una concentrazione salina inferiore rispetto a quella che si otterrebbe dalla dissalazione di acqua marina.
Fare squadra per la crescita del territorio
“Ci siamo dati l’obiettivo – spiega il coordinatore della Rete e presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Taranto, Gigi De Filippis – di fare squadra tra tecnici professionisti e mettere a disposizione di Taranto e delle sue comunità le competenze necessarie. Abbiamo voluto essere parte attiva nella crescita della terra in cui tutti noi viviamo ed operiamo. In questo, anche sul Tara, vogliamo dire la nostra e farlo, come sempre, compiutamente. Portiamo avanti un confronto vero e in questo ringraziamo Acquedotto Pugliese per aver messo a disposizione tutta la documentazione ed il loro tecnici per affrontare la questione. Un’operazione di chiarezza necessaria e ben accolta”.
Migliorare l’approvvigionamento idrico
“È un approfondimento tecnico quello che stiamo portando avanti – aggiunge il Direttore Industriale di AQP, Antonio de Leo – di valutazione del progetto, del percorso amministrativo seguito, comprese le Conferenze di Servizio svolte e dei pareri pervenuti. Ci si è confrontati sull’attuale sistema di approvvigionamento potabile della nostra Regione, che vede gran parte della risorsa provenire da fonti extraregionali, e di Taranto in particolare e quindi del ruolo che il dissalatore del Tara, risorsa regionale, potrà svolgere in termini di miglioramento della sicurezza idrica per le nostre Comunità”.