Acquedotto Pugliese conclude il rifacimento e il potenziamento del depuratore Bari Ovest

Un’altra grande opera di Acquedotto Pugliese è giunta in porto.

Il gestore idrico della Puglia ha infatti completato i lavori di ristrutturazione e potenziamento del depuratore di Bari Ovest. L’impianto è a servizio della città di Bari, in particolare dei quartieri: Fesca – San Girolamo, Palese, Santo Spirito, parte di Murat e Zona Industriale; e di alcuni comuni limitrofi: Modugno, Grumo Appula, Binetto, Bitetto, Toritto e Palo del Colle.

L’impianto sorge su un’area di circa 67.000 metri quadrati, tra il quartiere San Paolo e la zona industriale della città.

I lavori hanno riguardato:
  • il rifacimento e il potenziamento della linea acque, della linea fanghi e della combustione del biogas (per permettere la produzione di energia elettrica e termica)
  • il miglioramento del trattamento dell’aria, portando la capacità di trattamento del depuratore da 241.000 a 360.000 abitanti equivalenti.

Tutti gli interventi sono stati effettuati adottando soluzioni tecniche e ingegneristiche per garantire elevati rendimenti depurativi, puntando al tempo stesso:

  • all’ottimizzazione degli ingombri planimetrici e del profilo idraulico dei manufatti
  • al contenimento dei costi energetici e di manutenzione
  • all’incremento della flessibilità di esercizio in fase di manutenzione ordinaria e straordinaria
  • alla minimizzazione dei costi di smaltimento dei fanghi attraverso la riduzione della loro produzione e il miglioramento della loro qualità
Lavori che riguardano la linea acque

Sono stati realizzati un nuovo comparto di arrivo e grigliatura, ricostruiti per intero i sedimentatori primari e quelli secondari, ricostruite le stazioni di ossidazione biologica, raddoppiandone i volumi, e adottati sistemi di aerazione più efficienti.

Lavori della linea fanghi

Dall’altra parte, i lavori che hanno interessato la linea fanghi hanno visto invece la ricostruzione di tre digestori e il potenziamento delle opere per la disidratazione dei fanghi stessi.

Sono state anche adottate soluzioni innovative per il trattamento e deodorizzazione dell’aria – oltre alla costruzione di una copertura per le stazioni maggiormente odorigene – e avviato un impianto di cogenerazione alimentato dal biogas prodotto dai fanghi.

Quest’ultima soluzione permetterà di produrre energia elettrica per l’esercizio dell’impianto di depurazione ed energia termica per riscaldare il fango da sottoporre al processo di digestione. In questo modo si aumenterà la produzione di gas metano che, in un circolo virtuoso, alimenta la caldaia per la produzione di calore.

Opere che hanno richiesto un imponente sforzo finanziario, pari a 35 milioni di euro, investimento finanziato da Regione Puglia e dall’Autorità idrica pugliese.

Ti potrebbero interessare anche

Ricevi le nostre ultime news

Iscriviti alla nostra newsletter

Richiedi abbonamento

Compila i campi per richiedere il tuo abbonamento alla rivista Servizi a Rete