Taglio di nastro per il depuratore di Bisceglie, in provincia di Barletta-Andria-Trani, sottoposto a un’importante opera di restyling da parte di Acquedotto pugliese. Alla cerimonia di inaugurazione dell’impianto appena potenziato, ha preso parte Michele Emiliano, presidente di Regione Puglia insieme a Nicola De Sanctis, presidente dell’azienda che gestisce il servizio idrico in tutta la regione. Gli interventi strutturali e di ammodernamento realizzati consentiranno al territorio servito di beneficiare di significativi vantaggi: sia l’incremento delle potenzialità di trattamento, collegato alle prospettive di sviluppo dell’abitato, sia una cospicua riduzione degli impatti ambientali. Tecnicamente, i lavori hanno portato la potenzialità dell’impianto da 67.579 abitanti equivalenti agli attuali 85.714, con un livello di trattamento dei reflui in linea con quanto previsto dal Decreto Legislativo 152/06. Il progetto ha potenziato sia la linea delle acque sia quella dei fanghi. Per la quanto riguarda la prima, è stato realizzato, tra l’altro, un ulteriore sedimentatore finale, una nuova filtrazione finale e un nuovo impianto di sollevamento dalla stazione di equalizzazione. Per la linea fanghi è stato realizzato un ulteriore digestore anaerobico e un nuovo ispessitore fanghi. Per mitigare l’impatto ambientale del sistema, inoltre, sono stati realizzati un edificio di confinamento dei pretrattamenti, la copertura della stazione di equalizzazione e un impianto per l’aria esausta. Il costo totale dell’intervento, che rientra tra quelli previsti dal Cipe nell’ambito del Fondo per lo sviluppo e la coesione (Fsc), Settore Depurativo, è stato di 2,9 milioni di euro. Ma i lavori non finiscono qui. Sono previste infatti nuove opere, finalizzate al riuso in agricoltura delle acque reflue urbane. «In un momento di penuria di acqua generalizzato in tutto il paese, stiamo cercando in tutti i modi di non buttare l’acqua risultato della depurazione dei reflui fognari – ha commentato il governatore Emiliano -. Questo ci consentirebbe di risparmiare moltissima acqua dei nostri bacini che sono purtroppo stremati, e sia questo depuratore sia quello Barletta sono già predisposti per questo genere di depurazione e soprattutto ci sono già i progetti di investimenti per realizzare questo processo di economia circolare che restituisce sostanze organiche al terreno».