19/09/2025
Servizi a Rete

Acquedotto Pugliese: arrivato l’ok alla realizzazione del dissalatore di Taranto

Al termine di un lungo e approfondito iter è arrivato l’ok al Provvedimento autorizzatorio unico regionale (Paur) per l’impianto di dissalazione a servizio di Taranto. Un progetto di Acquedotto Pugliese che garantirà una nuova fonte di acqua potabile alla città e a un territorio particolarmente esposto agli effetti della crisi climatica, in quanto alimentato da una sola linea di approvvigionamento extraregionale e sotto stress, lo schema Sinni-Pertusillo. La costruzione del dissalatore è parte del progetto Acqua per Taranto, il piano di opere idriche messo a punto dal gestore per la città dei due mari, che prevede tutta una serie di lavori di rinnovamento delle reti e per il riuso delle acque depurate

Una nuova fonte per 385.000 abitanti

L’innovativo impianto, per la cui realizzazione è previsto un investimento di 129 milioni di euro, sarà ecosostenibile, secondo gli stringenti criteri della Tassonomia Ue, e produrrà acqua esclusivamente per uso potabile, attraverso il sistema dell’osmosi inversa, a beneficio di 385.000 persone. Sorgerà su un terreno distante circa 1 chilometro dal corso del Tara, e attingerà le sue acque senza nuove opere sul fiume, ma sfruttando una presa preesistente di Acque del Sud, la società statale che gestisce alcune fra le più grandi opere idrauliche del Mezzogiorno. I prelievi idrici, basati su studi scientifici riconosciuti internazionalmente e certificati, rispetteranno la vita del fiume e la qualità del suo ecosistema, che, per la prima volta, sarà sistematicamente monitorato

Un impianto ecosostenibile

Il dissalatore, circondato dalla vegetazione e integrato con il territorio, sarà alimentato al 100% da energia verde, tra autoproduzione e fornitura certificata. L’acqua residuale del processo di dissalazione sarà quasi dolce, simile a quella del Tara che sfocia nello Ionio, quindi compatibile con l’ecosistema marino. I ripristini vegetazionali saranno puntuali e concordati con i proprietari dei terreni. Nel rispetto del Tara e della comunità che lo vive, Acquedotto Pugliese riqualificherà i punti d’accesso al fiume e il tratto di pista ciclabile che lo costeggia. L’avvio del dissalatore consentirà, inoltre, di contrastare l’intrusione salina della falda, grazie a una riduzione del prelievo dai pozzi

Si parte con il monitoraggio ambientale

A tutela del territorio del suo ecosistema, Acquedotto Pugliese a breve darà il via al monitoraggio ambientale preliminare dell’area del Tara. Le attività hanno l’obiettivo di fotografare lo stato dei luoghi prima della realizzazione dell’impianto. Le analisi ex ante proseguiranno per circa tre mesi e saranno seguite da altri monitoraggi durante il cantiere e dopo l’avvio dell’opera.

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