Saranno completati entro giugno i lavori di Acquedotto Pugliese per la realizzazione della rete fognaria a servizio delle marine di Taviano e Racale, in provincia di Lecce. Opere che saranno operative per l’avvio della stagione balneare e che prevedono la realizzazione di circa 16 chilometri di rete fognaria, 9 di collettori fognari e 5 di connessione ai 5 impianti di sollevamento per convogliare i reflui urbani delle marine presso il depuratore consortile di Taviano. Lavori che saranno portate avanti con un investimento di 6,2 milioni di euro, finanziato da Regione Puglia con fondi CIPE.
«Il Salento è un territorio a forte vocazione turistica e il completamento di questa importante opera contribuirà a dare valore aggiunto a questa terra – ha commentato il Presidente di Acquedotto Pugliese, Simeone di Cagno Abbrescia -. Siamo impegnati in un organico piano di investimenti per garantire il servizio idrico integrato a tutte le comunità. Siamo fortemente motivati a migliorare ulteriormente le performance aziendali, nella consapevolezza del ruolo che svolge a beneficio della collettività».
Particolarmente complesso è stato l’intervento relativo all’impianto di sollevamento di Mancaversa dei Cavalli, a Taviano. Qui i lavori sono stati realizzati completamente sotto il livello della falda. Per la particolare ubicazione e le caratteristiche geologiche, sono state impiegate tecnologie innovative e realizzate opere di sostegno ad hoc. La soluzione adottata, efficace e flessibile, è stata messa a punto per ridurre al minimo gli impatti in fase di scavo, limitare le quantità di acqua da aggottare e la restituzione in mare e annullare le possibili infiltrazioni di acqua di falda.
La struttura, realizzata in acciaio stagno e rivestita con pareti in calcestruzzo armato, fungerà da vasca di accumulo dei reflui che giungeranno da tutta la marina e sarà allocata nello scavo completamente sommerso. Per l’imponenza dell’opera, di grande complessità sono state le fasi di realizzazione, trasporto e affondamento della struttura. La stessa tecnologia, è stata precedentemente adottata nell’abitato di Porto Cesareo per la realizzazione di altri due impianti di sollevamento, realizzati completamente sotto il livello di falda.