Entro l’estate i cittadini di Grassano, comune in provincia di Matera, potranno beneficiare di un sistema di depurazione più efficiente e sostenibile. È prevista per quella data, infatti, la conclusone dei lavori avviati da Acquedotto lucano per la realizzazione del nuovo depuratore. Lavori avviati lo scorso gennaio per adeguare l’attività di depurazione dell’impianto alla normativa sulle cosiddette “aree sensibili”, ambiti territoriali caratterizzati da un’elevata qualità ambientale.
Le opere prevedono il parziale utilizzo delle strutture in cemento armato preesistenti e la realizzazione di nuovi sistemi per ottimizzare i processi di depurazione, grazie ai quali potranno essere abbattute le emissioni di azoto, fosforo e solidi sospesi.
Il depuratore di Grassano sorge in una zona rurale a valle dell’abitato, in località Marruggio, e scarica nel fosso Fontana, uno degli affluenti del fiume Basento. Il sistema di collettamento fognario cittadino è di tipo misto, e pertanto raccoglie tanto le acque reflue domestiche, quanto quelle meteoriche e di ruscellamento che contengono inquinanti di vario genere. La portata delle acque destinata al depuratore può variare da 14 a 40 litri al secondo in caso di piogge.
Più nel dettaglio il progetto di Acquedotto lucano prevede interventi sostanziali, in particolare per quanto riguarda l’ossidazione, il processo di tipo biologico utilizzato per rimuovere le sostanze organiche contenute nelle acque reflue. Inoltre, sarà costruito un impianto di sedimentazione per abbattere azoto e fosforo, una condotta idrica per l’approvvigionamento di acqua potabile presso l’impianto, un sistema di essiccamento dei fanghi ottenuti dalla depurazione, e il rifacimento dell’impianto elettrico. L’investimento per i lavori è di circa un milione di euro, finanziato con fondi Cipe.