Acquedotto del Fiora punta sul sistema di trattamento fanghi di Newlisi


Dopo due anni di sperimentazione con risultati molto positivi, Acquedotto del Fiora ha rinnovato l’affidamento del servizio di trattamento dei fanghi di supero all’azienda Newlisi di Milano. Questa ha messo a punto un proprio sistema di idrolisi termochimica, protetto da brevetto, in grado di ridurre drasticamente la quantità di fanghi prodotti dal trattamento dei reflui e anche il recupero energetico attraverso l’incremento di biogas. Il rapporto tra le due aziende era iniziato due anni fa quando l’Acquedotto era alla ricerca di strumenti avanzati per lo smaltimento e valorizzazione dei fanghi di depurazione. La scelta è andata sulla nuova tecnica sviluppata dall’azienda milanese, sperimentata nell’impianto di Ponte a Tressa, a Siena, un depuratore tradizionale che raccoglie i reflui urbani di una popolazione di circa 100.000 abitanti. Con esiti davvero importanti: già lo scorso anno la società aveva ottenuto una riduzione dei fanghi prodotti del 73%, risultato rilevato e accreditato da uno studio commissionato dall’Acquedotto del Fiora all’Università di Firenze, per verificare eventuali punti critici o effetti collaterali sul depuratore. Il passaggio dalle circa 4.600 tonnellate di fango prodotte a 1415 ha portato con sé diversi benefici, a partire dalla riduzione dei costi di smaltimento e del numero di viaggi in camion per trasportare gli scarti in discarica. Il nuovo contratto ha una durata di tre anni per un valore di 1,7 milioni di euro.

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