Una realtà profondamente radicata nel territorio, in grado di produrre e distribuire valore ai propri stakeholder e che fa della sostenibilità un elemento caratterizzante delle proprie linee di sviluppo. È il quadro che emerge dal bilancio di sostenibilità 2016 di Acquedotto del Fiora, presentato nell’assemblea dei soci dai vertici dell’azienda, il presidente Emilio Landi e l’amministratore delegato Aldo Stracqualursi. Oltre 31 milioni di euro gli investimenti realizzati nel 2016 dalla società, che gestisce il servizio idrico su circa un terzo del territorio toscano, pari a 77 euro per abitante residente. Un dato ben superiore rispetto alla media nazionale, che si attesta su circa 41 euro per abitante, e in linea con le più evolute realtà idriche a livello europeo. Volume di investimenti che ha superato i 360 milioni di euro, considerando gli ultimi 15 anni, a sostegno di interventi di rifacimento e ammodernamento di reti e impianti e per la realizzazione di nuove opere, recuperando così ritardi infrastrutturali e tecnologici pregressi. A beneficiarne l’intero territorio servito, non solo in termini di una maggiore efficienza di servizio, ma anche sotto il profilo economico e sociale, favorendo la crescita del sistema imprenditoriale locale e contribuendo a mantenere buoni livelli occupazionali, considerando che circa il 59% degli affidamenti sono andati a fornitori toscani. Investimenti tuttavia che andrebbero ulteriormente incrementati per garantire le risorse necessarie per ottimizzare ulteriormente le infrastrutture, che contano nel totale oltre 2700 impianti e 12.500 chilometri di rete, equivalenti a circa 31 metri per abitante residente, dato anche questo ben al di sopra della media nazionale che è di 9,67 metri per abitante. Anche se molto si sta facendo in questo senso. Tra le principali attività concluse lo scorso anno, l’investimento tecnologico sui sistemi informativi e sulla piattaforma Sap Acea 2.0 a supporto della gestione e dell’ammodernamento delle infrastrutture e dell’efficienza operativa, con la quale l’azienda si è dotata di strumenti che permettono di verificare in tempo reale le operazioni e di pianificarle, indirizzando meglio gli investimenti e contribuendo a migliorare il servizio. Importante anche l’impegno per garantire la qualità della risorsa idrica erogata, attraverso analisi continue, con un totale di 80.256 parametri analizzati nel 2016. Al tempo stesso l’impegno nel settore della depurazione ha contribuito al miglioramento e alla tutela della salute di fiumi e mari. Sempre in ambito ambientale, altri importanti risultati sono stati ottenuti nella riduzione delle emissioni di gas serra, con un taglio di oltre 7000 tonnellate di anidride carbonica, attraverso azioni che hanno permesso di limitare il consumo di energia. Acquedotto del Fiora ha investito anche nel lavoro, nella sicurezza e nel benessere dei propri dipendenti, il cui numero totale ammonta a 400, dei quali il 99% assunti con contratti a tempo indeterminato. Infine, non è stata trascurata la formazione che ha coinvolto il 90% del personale, con quasi 47 ore di formazione pro-capite.