Un milione e 143 mila euro, di cui 800 mila euro finanziati dalla Regione Veneto e 343 mila euro cofinanziati da Acque Veronesi, società consortile che gestisce il servizio idrico in 77 comuni della provincia scaligera. Queste le cifre relative agli interventi che Acque Veronesi realizzerà nella zona di Mambrotta, nel Comune di San Martino Buon Albergo, per estendere la rete fognaria e per la realizzazione di un nuovo impianto di depurazione.
La località di Mambrotta ha conosciuto nel corso degli ultimi anni un imponente processo di sviluppo urbanistico, che ne ha aumentato sensibilmente la presenza residenziale. Inoltre, come attestato dalla Regione Veneto (D.G.R. n. 3856 del 15 dicembre 2009), per le sue caratteristiche geografiche e per la perimetrazione dei suoi agglomerati, Mambrotta costituisce un ambito indipendente dal territorio circostante dal punto di vista dell’assetto fognario. Ad oggi, la zona non è dotata di un unico sistema pubblico per il collettamento fognario e la depurazione. Per ovviare all’esigenza del territorio, già nel 2014 Acque Veronesi aveva inoltrato a Palazzo Balbi (della pratica si erano interessati in prima persona proprio Conte e Cappon) la richiesta di contributo regionale per il per il finanziamento delle opere necessarie.
I tecnici di Acque Veronesi hanno già iniziato lo studio di progettazione dell’opera, che prevede la realizzazione di una rete fognaria organica, dotata a valle di un idoneo impianto di trattamento che andrà a sostituire alcuni piccoli impianti non collegati tra loro e quindi poco funzionali, realizzati negli anni scorsi nell’ambito di varie lottizzazioni. Lo studio prevede anche la possibilità di collettare e depurare gli scarichi attualmente sprovvisti di tale servizio. Il finanziamento consentirà inoltre alla società di Lungadige Galtarossa la costruzione di un nuovo impianto di depurazione, dotato di una potenzialità di 1.500 abitanti equivalenti. Il nuovo depuratore avrà un funzionamento a fanghi attivi e comparti di tipo terziario per il trattamento di azoto e fosforo e per la disinfezione delle acque prima dello scarico in corpo idrico superficiale. L’avvio dei lavori dovrebbe avvenire tra un anno.
“L’ampliamento degli impianti fognari e la realizzazione del nuovo collettore sono particolarmente importanti per un duplice aspetto, ambientale ed economico – ha commentato Niko Cordioli, presidente di Acque Veronesi –. Una volta realizzate le infrastrutture, saranno infatti allacciati circa un migliaio di utenti alla rete fognaria, ciò eviterà dispersioni di reflui nel terreno e comporterà una maggiore sicurezza e tutela per il territorio. In questo periodo di difficoltà economica, un investimento di questa entità è un chiaro segnale dell’impegno di Acque Veronesi nei confronti degli utenti”.
Didascalia foto 2: Niko Cordioli, Presidente di Acque Veronesi;