Dopo circa due anni di lavoro è giunto a conclusione il maxiprogetto di Acque per migliorare il sistema fognario e la depurazione a Pisa. Un’opera su vasta scala che ha permesso di riorganizzare il “secondo tempo” del ciclo idrico, con la posa di oltre 25 chilometri di nuove condotte fognarie e l’ammodernamento degli impianti di trattamento dei reflui. Un investimento di ben 16 milioni di euro, che garantirà grandi benefici all’ambiente e ai cittadini, consentendo di allacciare alla fognatura un significativo numero di nuove utenze e di eliminare gli ultimi scarichi diretti in ambiente ancora presenti, ora portati a depurazione.
Le opere sulla rete fognaria
I lavori alla fognatura, progettati da Ingegnerie Toscane e pianificati da Acque in sinergia con il Comune di Pisa, erano stati suddivisi in tre grandi macrolotti.
- il primo, Pisa Centro, ha riguardato la zona a nord dell’Arno: la nuova fognatura ha come recapiti finali i depuratori de La Fontina e San Jacopo. Buona parte degli interventi si è concentrata sulla raccolta dei reflui nei pressi della Facoltà di Ingegneria e nelle aree tra la centralissima Piazza dei Miracoli e lo stadio, dove gli scavi hanno consentito la scoperta e la valorizzazione di un’antica domus romana;
- il secondo lotto, Pisa Sud Ovest, ha riguardato l’intercettazione degli scarichi nella zona a sud dell’Arno e ad ovest dell’aeroporto, ora recapitati nel depuratore di Pisa Sud;
- il terzo lotto, Pisa Sud Est, che ha beneficiato anche di un co-finanziamento del Pnrr, si è concentrato nelle aree di Sant’Ermete, Ospedaletto e Putignano, fino al depuratore di Oratoio.
Il potenziamento dei depuratori
Complementari ai lavori di estensione della rete fognaria, gli interventi sui depuratori, studiati per superare i limiti funzionali e consentire agli impianti di trattare i reflui provenienti dagli scarichi recuperati e non più diretti in ambiente. È il caso dei depuratori di Oratoio e Pisa Sud, dove sono stati portati a termine i principali interventi di ammodernamento. Al tempo stesso, sono state messe in funzione la stazione di sollevamento e le condotte fognarie che consentono il convogliamento di una parte dei reflui in arrivo al depuratore de La Fontina verso quello di San Jacopo. Nei prossimi anni, quando sarà concluso l’ampliamento di quest’ultimo impianto, si procederà con la graduale dismissione del depuratore de La Fontina. Nel complesso, sul versante della depurazione, nel prossimo quinquennio verranno investiti ulteriori 35 milioni di euro.
Un sistema all’avanguardia
Grazie al piano di Acque la Città della Torre può dunque contare su un sistema di raccolta dei reflui efficiente e su impianti di ultima generazione per il loro trattamento, che garantiscono gli standard previsti dalle norme italiane ed europee. «Esprimo il mio ringraziamento nei confronti di Acque per aver portato a termine un intervento di tale importanza, che riorganizza e riqualifica il sistema idrico e fognario in varie zone della nostra città – ha dichiarato il sindaco Michele Conti –. Adesso c’è una copertura pressoché totale del servizio di raccolta e trattamento delle acque reflue su tutto il territorio comunale, che consente un miglioramento ambientale e maggiore sostenibilità, a beneficio dei cittadini e del territorio».
Nuova sfida: il riuso dei reflui depurati
Altrettanto soddisfatto per i risultati raggiunti Fabio Trolese, amministratore delegato di Acque, che ha anche rimarcato le prossime sfide che attendono il territorio. «Siamo orgogliosi di aver concluso un progetto di portata storica per la città – ha sottolineato il manager –. L’investimento arricchisce il patrimonio infrastrutturale pubblico e consente di fare un passo significativo verso un futuro sostenibile, grazie alla restituzione in ambiente di acque sempre più pulite e alla riduzione delle emissioni di gas serra. La sfida che ci si pone di fronte adesso è quella di contribuire insieme a tutti gli attori istituzionali ed economici al riutilizzo dei reflui depurati in agricoltura o nell’industria, in modo da generare un’economia circolare che preservi la risorsa e sostenga il territorio».