È ripartita la distribuzione d’acqua nei 65 comuni della Puglia centro-meridionale interessati dalla riduzione di pressione programmata. Erano previsti possibili disagi solo negli stabili sprovvisti di autoclave e riserva idrica o con insufficiente capacità di accumulo. Tuttavia l’interconnessione degli schemi idrici e il sistema di serbatoi di Acquedotto Pugliese hanno consentito di sopperire all’interruzione idrica da parte di Acque del Sud per i lavori di manutenzione all’adduttore del Sinni, una delle principali fonti di approvvigionamento di AQP, limitando i disagi.
Pochissime le richieste di intervento
Durante le 24 ore di potenziali disservizi la Control Room ha registrato 36 segnalazioni dagli utenti dei 65 comuni interessati per disagi causati dalla riduzione di pressione. E ad esclusione di alcuni quartieri di Bari e Modugno in cui c’è stata una sospensione temporanea dell’erogazione per concomitanti lavori di AQP su una condotta primaria di alimentazione dei due abitati, non è stato necessario provvedere a un servizio sostitutivo di autobotti e sacchetti d’acqua.
Obiettivi dei lavori
L’intervento di Acque del Sud, la società che gestisce alcune fra le più importanti opere idrauliche del Mezzogiorno, ha riguardato la manutenzione straordinaria del vettore che dall’invaso del Sinni, in Basilicata, alimenta con 3.700 litri di acqua al secondo il potabilizzatore di Acquedotto Pugliese, in agro di Laterza. Il mancato afflusso idrico ha reso necessario il fermo dell’impianto e una serie di complesse manovre da parte dei tecnici di AQP per gestire la risorsa a disposizione, integrarla con quella di altri schemi idrici e limitare i potenziali disagi.