Acque Bresciane, gestore unico del servizio idrico bresciano e società a capitale pubblico, ha sottoscritto una linea aggiuntiva da 55 milioni di euro con un pool di banche coordinato da Intesa Sanpaolo in qualità di Sustainability Coordinator e composto da BNL BNP Paribas, Banco BPM e BPER Corporate & Investment Banking.
Obiettivi del finanziamento
I fondi addizionali, che vanno a completare la linea di 202 milioni di euro accordata ad ottobre 2021 da Intesa Sanpaolo, CDP, BNL BNP Paribas, Banco BPM, BPER Corporate & Investment Banking e BCC Banca Iccrea, finalizzati a coniugare sviluppo societario e sostenibilità ambientale, costituiscono un “Sustainability Linked Loan” con un meccanismo di pricing legato al raggiungimento di specifici obiettivi di sostenibilità, come la riduzione delle emissioni inquinanti e una diminuzione delle perdite idriche.
Tra i progetti della strategia ESG del Gruppo vi è la realizzazione di impianti a basso impatto ambientale, la progettazione di nuove opere e il riscatto del valore degli impianti e reti provenienti da ASVT S.p.A., società acquisita da Acque Bresciane nel maggio 2023.
Verso la transizione green di Agenda 2023
“Il finanziamento, erogato in due anni, consentirà di attuare interventi in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 – ha spiegato Pierluigi Toscani, Presidente di Acque Bresciane – che prevedono progetti di economia circolare e uso efficiente delle risorse e dell’energia”.
Questi principi corrispondono ad azioni concrete come la riqualificazione di impianti di collettamento e depurazione delle acque reflue. Per il segmento acquedotti sono previsti ammodernamenti e nuove realizzazioni, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente la qualità dell’acqua del rubinetto, incentivando comportamenti plastic free. In tema di economia circolare in primo piano il riuso dell’acqua depurata e la riduzione dei fanghi, grazie a tecniche innovative di bioessiccamento.
