Nel 2022 Padova è stata selezionata dalla Commissione Europea tra le 100 città coinvolte nella “Net Zero Cities Mission”, che avranno un ruolo di apripista nel percorso verso la neutralità climatica al 2030. Per raggiungere l’obiettivo l’Amministrazione Comunale ha avviato partnership con importanti soggetti del territorio, tra cui AcegasApsAmga, che fornisce i servizi essenziali alla città come quelli ambientali e del ciclo idrico integrato.
Presupposti della collaborazione
La partnership rappresenta una leva fondamentale nella promozione dello sviluppo sostenibile sul territorio, attraverso la messa in campo di azioni finalizzate alla decarbonizzazione, alla riduzione delle emissioni e all’adattamento della città agli eventi climatici estremi. Le attività previste, sottoscritte attraverso un preciso accordo siglato tra Comune e AcegasApsAmga, toccano un po’ tutti gli ambiti di servizio alla città. Si calcola che, grazie ai vari interventi, la multiutility contribuirà entro il 2030 a ridurre di 50mila tonnellate le emissioni di CO2 in atmosfera.
Il trattamento rifiuti
Per quanto riguarda la gestione dei servizi ambientali, l’accordo prevede diverse novità finalizzate alla decarbonizzazione e al potenziamento della raccolta differenziata, che hanno subito un’accelerazione legata all’ottenimento dei finanziamenti PNRR. È prevista l’apertura di un nuovo centro per la raccolta differenziata e il conferimento di rifiuti, anche ingombranti. Entro il 2026, inoltre, entrerà in funzione un nuovo impianto di selezione dei rifiuti differenziati nel sito di Corso Stati Uniti. Questo sarà costituito da una linea per la selezione automatizzata di carta e cartone. Si utilizzeranno, infine, tecnologie integrate che consentiranno di ottenere materiale in uscita di alta “qualità” poi trasportate ai consorzi di riferimento. L’intera struttura sarà alimentata da un impianto fotovoltaico, con una riduzione annua della CO2 immessa in atmosfera pari a 58 tonnellate.
Il ciclo idrico integrato
Sono previste alcune attività di efficientamento dei consumi delle stazioni di pompaggio, il monitoraggio e la riduzione delle perdite di rete e l’ampliamento del depuratore di Ca’ Nordio. A ciò si aggiunge l’installazione di sette nuovi bioessicatori due a Ca’ Nordio, uno ad Abano e quattro a Codevigo. Questi si basano su una tecnologia a basso impatto ambientale, che permette di essiccare i fanghi che provengono dalla decantazione dei liquami delle fogne cittadine riducendone notevolmente il volume (circa del 50%) e consumando molta meno energia rispetto ad altri sistemi tradizionali. Questa soluzione porterà anche benefici legati alla riduzione dei volumi di fanghi da avviare a recupero, con conseguente diminuzione degli spostamenti di mezzi pesanti e quindi delle emissioni di CO2 in atmosfera.