20/05/2016
Servizi a Rete

Acea e A2A in pista per la banda larga


Il piano banda larga del Governo non riguarderà solo Enel. Vogliono partecipare anche le aziende che gestiscono i servizi pubblici nelle aree metropolitane.
Non a caso, in quei grandi comuni in cui Enel non è presente con la sua rete elettrica.
Se Enel ha intenzione di arrivare con la fibra ottica nelle case di 7,5 milioni e mezzo di famiglie in 224 città di medie dimensioni, portando così il nuovo servizio a 32 milioni di italiani entro tre anni, anche i numeri dei cittadini che potrebbero essere raggiunti dalle utilily locali non sono cosa da poco, visto che la società che forniscono i servizi nelle maggiori aree metropolitane possono contare su una base di 7 milioni di persone.
Ad esempio, A2A, tramite il suo Amministratore Delegato Luca Valerio Camerano, si è detta interessata a una possibile joint venture con Enel. Non a Milano, una delle città più cablate d’Europa grazie alle opere già realizzate negli anni passati da Metroweb, ma con un obbiettivo più allargato. ‘Per la banda larga abbiamo già un’esperienza consolidata sulla gestione delle attività connesse alla fibra ottica – ha sottolineato il manager durante la presentazione del bilancio 2015 -. Riteniamo che ci siano importanti sinergie tra posa dei contatori e posa della fibra ottica. Confermiamo il nostro interesse, da sviluppare in un mercato che prevede la Lombardia come target geografico’. Sulla stessa linea si è già mossa anche Acea. In questo caso, la conferma era venuta dal presidente Catia Tomasetti: ‘Guardiamo con grande interesse agli sviluppi della digitalizzazione in banda ultralarga. Acea, nella sua qualità di gestore della rete elettrica romana, è pronta a svolgere il proprio ruolo di propulsore della crescita della città’.
Per rendere concreta la collaborazione tra Enel e le utility, allo studio c’è l’ipotesi di costituire una joint venture, in cui le aziende locali possano usare le tecnologie dell’ex monopolista, il cui progetto prevede di portare la banda larga nelle case, partendo dalle centraline in strada, approfittando del piano di sostituzione dei contatori elettronici così come previsto dall’Unione Europea. L’operazione non riguarderà soltanto le utility delle due principali metropoli italiane. Anche Utilitalia, l’associazione che raccoglie tutte le aziende di pubblici servizi, ne vuole far parte. Come ha confermato il suo presidente Giovanni Valotti: ‘Le multiutility guardano con grande interesse gli sviluppi del piano Banda ultralarga del Paese e in particolare l’accelerazione degli ultimi giorni. Utilitalia ha predisposto e proporrà nei prossimi giorni ai propri associati una commissione di lavoro specifica, per concretizzare e rendere esecutivo il piano nelle proprie città’.

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