Dopo l’incresciosa situazione verificatasi questa estate con il rischio di razionamento della fornitura di acqua potabile a Roma, Acea corre ai ripari e prepara un consistente piano di interventi sulle reti idriche. Ad annunciarlo il presidente della società, Luca Alfredo Lanzalone, nel corso di un’audizione in Commissione Ambiente della Camera dei deputati.
Obiettivo del programma, che farà parte del nuovo piano industriale che sarà presentato il prossimo mese di novembre, è rendere più efficiente la rete e ridurre e perdite attestate attualmente intorno al 44%. Insomma, l’intenzione è di risolvere definitivamente la situazione, anche attraverso la programmazione per interventi periodici e un’implementazione dei meccanismi di prelievo della risorsa.
Nel corso del suo intervento Lanzalone ha rilevato come la rete di distribuzione di Roma abbia subito negli anni passati forse un’attenzione minore rispetto a quello che sarebbe stato richiesto dallo stato stesso dell’infrastruttura. «Lo dimostra quello che è stato fatto concretamente negli ultimi mesi – ha commentato -. È altrettanto evidente che si è resa e si renderà necessaria una programmazione, che negli anni passati non è stata approfondita e che richiederà interventi programmati maggiori, che saranno inseriti nel piano industriale, in una dimensione oggi stimata tra i 90 e i 100 milioni per rendere concretamente efficiente questa rete».
Per il presidente di Acea, inoltre, è opportuno un intervento normativo per favorire gli interventi sulle reti idriche, che permetta «un piano di interventi sulla base della tariffa anziché una tariffa basata sugli interventi compiuti, magari accompagnato da una misura che disegnasse un diverso modo di fare gli ammortamenti per questi lavori».
