Migliorano i conti di Acam, ma restano pur sempre in rosso. Per questo si torna a pensare alla possibilità di aggregazione con un gruppo più grande. Nel corso dell’ultima assemblea dei soci della multiutility che gestisce il servizio idrico, la distribuzione di energia e i servizi ambientali nella provincia di La Spezia, all’amministratore delegato Gaudenzio Garavini è stato dato mandato esplorativo con l’obiettivo dell’aggregazione.
Una forma di interesse è già stato manifestato da Iren, evento alla luce del quale si è deciso di valutare le ipotesi possibili. Garavini dovrà comprendere gli aspetti normativi e le caratteristiche industriali di un’eventuale aggregazione, in particolare per quel che riguarda i contratti già in essere e la tipologia di investimenti che potranno essere effettuati.
Nel frattempo la gara per la cessione del 51% degli impianti di Acam Ambiente si è chiusa e nonostante siano state quattro le società che hanno chiesto l’accesso alla data room, solamente il binomio Iren-Ladurner ha presentato un’offerta. Entro l’estate dovrebbe prendere corpo la scissione degli impianti e la costituzione della newco, che accederà alle infrastrutture in autunno e, dopo aver fatto gli interventi necessari, da gennaio partirà il nuovo corso.