Vanno avanti i lavori di Abbanoa per l’efficientamento della rete idrica di Cagliari. Uno degli interventi più significativi, che fanno parte del piano di opere messe a punto dal gestore per la città, riguarda la dorsale principale della rete idrica, che va dai serbatoi del colle di San Michele a quelli di Monte Urpinu. Una condotta dell’estensione di 4 chilometri e del diametro di 700 millimetri, che l’azienda ha scelto di risanare con la tecnologia no-dig.
Non dividere la città in due
Fondamentale per l’approvvigionamento della città, la condotta negli ultimi anni è stata interessata da diverse rotture, che hanno spinto il gestore a optare per un intervento di risanamento definitivo. Aprire le strade e sostituire le tubazioni con un tradizionale scavo a cielo aperto avrebbe significato, però, tagliare in due la città, con un cantiere dagli effetti devastanti sulla viabilità, in quanto sarebbero state interessate strade ad altissimo tasso di traffico. Anche i tempi sarebbero stati lunghissimi e dilatati su più annualità.
La scelta del relining
Per questo motivo, fin dalla fase della progettazione, è stata scelta una tecnica che garantisse il massimo dei risultati con il minimo dei disagi e con tempistiche notevolmente inferiori. Nello specifico, la metodologia scelta è il relining, che consiste nell’inserimento, all’interno del tubo da risanare, di un tubolare che consente di ripristinare la piena funzionalità statica e idraulica del tubo ospite. L’intervento, appena avviato, sarà concluso entro la fine di quest’anno e con un impatto minimo sulla circolazione e le attività di Cagliari. Gli unici scavi riguardano infatti i pozzetti dove vengono infilati i tubolari e tirati dall’altra parte.
Opera da otto milioni
Divisa in due appalti, , l’opera ha un costo complessivo di otto milioni di euro, finanziato con fondi europei di Sviluppo e Coesione “FSC” destinati all’efficientamento delle reti idriche urbane. Prima di procedere con l’intervento di risanamento vero e proprio, la condotta è stata ispezionata con robot dotati di videocamere. Successivamente le pareti sono state ripulite, con l’impiego di un’apposita strumentazione, per garantire che il tubolare inserito vi aderisca alla perfezione. Questo, impregnato di resina, viene poi fatto reticolare con l’utilizzo di un altro robot dotato di speciali luci a raggi ultravioletti che inspessiscono il materiale. L’inserimento del tubolare è stato effettuato già per diverse tratte.
Altri esempi di successo a Cagliari
Sempre a Cagliari, Abbanoa era ricorsa alla tecnica del relining negli anni scorsi per risanare un’altra condotta primaria della rete idrica cittadina, da piazza Sant’Avendrace fino a piazza del Carmine passando per viale Sant’Avendrace e viale Trieste. Strade anche in questo caso trafficatissime che celavano nel sottosuolo tubature ormai deteriorate e soggette a frequenti rotture. I lavori di relining sono stati eseguiti con successo e limitando i disagi esclusivamente al sacrificio di qualche parcheggio laterale dove sono stati realizzati i pozzetti per infilare i tubolari. Procedendo con i metodi tradizionali l’intervento avrebbe richiesto almeno due anni di lavori, invece di pochi mesi.