33 chilometri di condotte da sostituire con un investimento totale di 13,5 milioni di euro. Sono i grandi numeri dei lavori di rinnovo e adeguamento delle infrastrutture idriche che Abbanoa sta portando avanti nei comuni di Budoni e San Teodoro, rinomate località balneari in provincia di Sassari. Interventi che mirano a contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici, attraverso l’efficientamento delle reti e la riduzione delle perdite idriche.
Ad alimentare i due territori è l’acqua prelevata dall’invaso del Maccheronis, che solo per un 30% però viene utilizzata da Abbanoa. La stragrande maggioranza, ovvero il 70%, è infatti utilizzato a scopi irrigui dal Consorzio di Bonifica. Il gestore idrico sardo ha deciso comunque di intervenire sulle infrastrutture con un ampio piano di sostituzione delle vecchie condotte.
Le criticità delle infrastrutture
Le opere contribuiranno infatti anche a risolvere diverse criticità che interessano il sistema idrico dei due comuni. Tra queste una delle principali è legata alla crescita esponenziale degli insediamenti turistico-residenziali che non è stata finora accompagnata da un’accorta pianificazione dello sviluppo delle infrastrutture. Così a piccole tubature al servizio di poche case sparse nel tempo si sono trovati allacciati interi villaggi turistici. All’insufficienza dei diametri delle condotte si aggiunge l’obsolescenza di gran parte di queste, posate diversi decenni fa: una combinazione che non le rende più adeguate a garantire un servizio di qualità.
13,5 milioni per l’efficientamento delle reti
Frutto di uno studio approfondito da parte dei progettisti di Abbanoa, gli interventi pianificati porteranno alla sostituzione nel complesso di 33 chilometri di condotte e di migliaia di allacci alle utenze. Lavori suddivisi in diversi lotti e quindi differenti appalti, dei quali due in corso, due già conclusi e due in fase di progettazione.
La spesa per la loro realizzazione, pari a 13,5 milioni di euro, è interamente finanziata da risorse esterne. I due comuni sono stati infatti i maggiori beneficiari sia dei finanziamenti destinati all’efficientamento delle reti idriche, ovvero 8,5 milioni di euro dei fondi Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) e 5 milioni di euro dei fondi Fsc (Fondi di sviluppo e coesione).