20/01/2025
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Abbanoa ridisegna il sistema idrico dell’Alta Gallura

Avanzano a ritmo sostenuto i lavori per il riassetto del sistema di alimentazione idropotabile dei comuni dell’Alta Gallura. Un progetto messo a punto da Abbanoa che rivoluzionerà il servizio idrico nei centri di Tempio Pausania, Aggius, Bortigiadas, Calangianus e Luras. L’intervento, del valore di oltre 16 milioni di euro, è articolato su tre principali opere: il collegamento con la diga di Monte di Deu, un nuovo impianto di potabilizzazione e un nuovo tessuto di condotte di adduzione. Attesa da più di dieci anni, l’opera permetterà di migliorare la qualità della vita nei territori coinvolti, garantendo maggiore efficienza, flessibilità e sicurezza nell’approvvigionamento idrico.

Lavoro di squadra

Frutto di una virtuosa collaborazione tra le amministrazioni locali, Egas (Ente di Governo dell’Ambito della Sardegna), che ha programmato l’intervento e individuato le risorse necessarie, e l’Adis (Agenzia regionale del distretto idrografico della Sardegna), l’opera è stata progettata da Abbanoa, che ne sta curando anche la realizzazione. Il via libera ai lavori risale all’agosto del 2022, con l’ok definitivo dato da Egas. A settembre dell’anno successivo sono stati assegnati i lavori, tramite una gara indetta dal gestore idrico, al raggruppamento temporaneo di imprese formato da Rdr e In.Co. Dopo le operazioni preliminari di bonifica delle aree, sono partiti i cantieri ora pienamente operativi con la loro conclusione prevista entro la prossima estate.

Le opere previste

Diversi i lavori in progetto, che le maestranze delle aziende vincitrici della gara pubblica stanno portando avanti contemporaneamente. Le attività in corso riguardano infatti:

  • la realizzazione del nuovo potabilizzatore di Pischinaccia: il vecchio impianto sarà ampliato e completamente rinnovato, includendo anche interventi per il recupero dell’area circostante. Attualmente, l’impianto tratta solo le acque prelevate dalla Traversa Suliana. Con il nuovo collegamento alla diga di Monti di Deu, sarà possibile sfruttare l’acqua del rio Pagghiolu, finora inutilizzata per l’assenza di una canalizzazione verso la rete;
  • recupero delle sorgenti del Limbara: altre risorse idriche verranno integrate nel sistema, incrementando ulteriormente la capacità di approvvigionamento;
  • nuove infrastrutture: saranno realizzati circa 6,5 km di nuove condotte adduttrici, con un diametro di 400 mm. Queste collegheranno la diga di Monti di Deu al potabilizzatore di Pischinaccia. Inoltre, sarà realizzata una stazione di sollevamento in grado di rilanciare fino a 120 litri al secondo.

I grandi benefici per il territorio

Una volta completate, le nuove infrastrutture permetteranno di attivare l’alimentazione dall’invaso di Monti di Deu, che sarà integrata con le attuali fonti locali e, quando e se necessario, da quelle provenienti dall’invaso di Pattada. Diversi i vantaggi garantiti da un sistema così concepito. A partire dalla flessibilità di approvvigionamento, che permetterà di adattarsi ai diversi scenari idrologici e alle variazioni della domanda idrica. Proseguendo con la possibilità di utilizzare l’acqua del rio Pagghiolu, finora inutilizzata, e con l’ottimizzazione dell’uso delle risorse idriche, nel rispetto dei requisiti di qualità, efficienza ed economicità. A tale riguardo il nuovo sistema utilizzerà prioritariamente le risorse delle sorgenti Filaschedda, seguite da quelle della Traversa Suliana e dall’invaso sul rio Pagghiolu, ovvero la diga Monti di Deu. Solo in situazioni di emergenza o di siccità estrema, sarà invece attivata l’adduzione da Pattada.

Un progetto che guarda al futuro

«Il progetto di riassetto del sistema idropotabile dei Comuni dell’Alta Gallura rappresenta un esempio virtuoso di pianificazione e collaborazione istituzionale – ha commentato Fabio Albieri, Presidente di Egas. Questo intervento non si limita a risolvere le criticità attuali, ma punta a creare un sistema moderno, flessibile e sostenibile, in grado di affrontare le sfide future, dai cambiamenti climatici agli scenari di domanda idrica sempre più complessi. Sono certo che, una volta completati i lavori, l’intero sistema idrico dell’Alta Gallura diventerà un modello di riferimento, capace di garantire qualità, efficienza e continuità del servizio per i cittadini e le imprese del territorio».

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