Scrivere una pagina nuova nella storia del servizio idrico di 15 comuni che presentano tra i più alti tassi di dispersioni idriche in Sardegna. È l’ambizioso obiettivo che Abbanoa si prefigge di raggiungere con la maxi-gara d’appalto da 40 milioni che, se tutto procederà secondo i piani, sarà bandita prima dell’estate, per partire poi subito con i cantieri. Primo tassello di questo percorso l’approvazione da parte di Egas, l’Ente di governo d’ambito della Sardegna, del progetto definitivo-esecutivo messo a punto dai tecnici del gestore idrico.
A finanziare il progetto i fondi PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) destinati a interventi finalizzati alla riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti.
I 15 comuni interessati
Le opere finanziate prevedono la riqualificazione delle reti, attraverso una serie di interventi manutentivi che riguardano in prevalenza la sostituzione di condotte esistenti e il rifacimento degli allacci alle utenze collegate. I quindici centri interessati sono:
- Nuoro
- Olbia
- Sassari
- La Maddalena
- San Teodoro
- Porto Torres
- Bosa
- Siniscola
- Cabras
- Budoni
- Selargius
- Tempio Pausania
- Terralba
- Sestu
- Sorso.
L’ingegnerizzazione delle reti
I progetti sono frutto del programma di ingegnerizzazione delle reti idriche che Abbanoa sta portando avanti negli ultimi anni. Lo studio delle reti ha consentito di individuare le criticità da aggredire che sono alla base dei progetti d’intervento presentati. Le attività sono state finalizzate inoltre alla formulazione di protocolli, prescrizioni e soluzioni tecniche per l’efficientamento idraulico, energetico e gestionale delle infrastrutture di distribuzione. E sono state sviluppate partendo da rilievi in campo, ricerca perdite, modellazioni idrauliche di dettaglio delle reti e altre attività finalizzate a valutare gli interventi necessari e concorrenti alla riduzione efficace delle perdite.
Lotta alle perdite
L’attività di efficientamento e lotta alle perdite idriche svolta dal gestore idrico dell’isola ha già consentito negli ultimi anni di ridurre sempre più la quantità d’acqua prelevata, trattata e distribuita in rete. Dai 272 milioni di metri cubi immessi in rete nel 2013 si è passati ad appena 219 milioni di metri cubi nel 2021, con una diminuzione di ben 53 milioni di metri cubi in otto anni. Tutto questo nonostante l’aumento del numero delle utenze servite: passate da 713.000 a 724.000 nello stesso arco di tempo.