21/03/2019

Abbanoa procede con il nuovo acquedotto di Oristano

Procedono a tappe forzate i lavori per la realizzazione del nuovo acquedotto di Oristano. Abbanoa, il gestore idrico della Sardegna ha appena messo in funzione altri 3 chilometri della nuova rete, che vanno ad aggiungersi ai 2 chilometri attivati a metà febbraio. A questi poi si aggiungono i 4 chilometri sostituiti lo scoro anno. L’azienda ha così già realizzato un terzo dell’opera: per completare l’intera nuova dorsale acquedottistica mancano ancora 10 chilometri, che si intende realizzare entro l’inizio di aprile. A questo scopo i lavori procedono spediti, con tre fronti di scavo portati avanti in contemporanea.

Il perché di tanta fretta è facile da comprendere. Quella in via di realizzazione è infatti un’infrastruttura strategica che garantisce l’approvvigionamento idrico della città di Oristano, delle sue frazioni e di alcuni comuni della sua provincia, ovvero Siamaggiore, Solarussa, Tramatza, Bauladu, Milis e Bonarcado. La sua costruzione si è resa indispensabile per risolvere in modo definitivo le criticità legate alle condizioni precarie della vecchia dorsale. Questa, realizzata nel 1971 in cemento-amianto e alimentata dalle sorgenti di Bau Nou e Santu Miali, ormai da anni mostra tutta la sua inadeguatezza e vetustà. Presenta un tasso di dispersione che va dal 35 al 40% e richiede continui interventi di riparazione delle squadre dei tecnici di Abbanoa per garantire il servizio. Da qui la decisione di procedere con la costruzione di una nuova dorsale, costituita da condotte in ghisa sferoidale, materiale più resistente e che garantisce la migliore tenuta. Da qui dunque, anche l’esigenza di procedere velocemente con i lavori, attivando i nuovi tratti di rete sostituiti man mano che vengono realizzati.

A sostenere la costruzione della nuova dorsale c’è un investimento di 4 milioni di euro stanziati da Regione Sardegna tramite il mutuo destinato alle infrastrutture. La realizzazione del nuovo acquedotto garantirà l’approvvigionamento dalle sorgenti, ma l’Oristanese Abbanoa sta portando avanti la realizzazione di un sistema integrato che farà perno sul nuovo potabilizzatore di Silì: un’opera fondamentale già appaltata con un investimento di 9 milioni di euro i cui lavori inizieranno a breve. Nei periodi di scarsità di risorsa o eccessiva torbidità delle acque provenienti dalle sorgenti, l’impianto potrà essere alimentato dalla diga Cantoniera sul fiume Tirso. La realizzazione del sistema integrato consentirà infatti di risolvere un’altra grave criticità che interessa l’area: i livelli crescenti soprattutto di cloruri nell’acqua dei pozzi locali e, di conseguenza, il suo grado sempre maggiore di salinità. Per questo motivo è necessario miscelare la risorsa prelevata con l’acqua di qualità che sarà garantita dal potabilizzatore di Silì che, a sua volta, potrà utilizzare acqua di sorgente o, in base alle necessità, dell’invaso sul Tirso in base alle disponibilità.

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