Una rete più efficiente e meglio telecontrollata, hanno questo duplice obiettivo i lavori che Abbanoa sta portando avanti sull’infrastruttura idrica di Oristano. Il gestore idrico sardo sta investendo oltre un milione di euro per i nuovi interventi di riqualificazione delle reti idriche della città finanziati tramite il Fondo europeo per lo Sviluppo e la Coesione “Fsc”. Opere che rientrano nel pacchetto di interventi destinato a diversi centri dell’Isola per l’efficientamento delle reti idriche.
Potenziare il telecontrollo
Sono in tutto due gli appalti che riguardano il centro abitato e le frazioni, che si aggiungono ai numerosi cantieri, realizzati negli ultimi anni, per la sostituzione di tratti di rete soggetti a frequenti rotture e la dismissione di condotte in materiali vari con tubazioni moderne in ghisa sferoidale.
Gli interventi in corso riguardano ulteriori opere volte all’efficientamento idraulico, energetico e gestionale delle reti idriche di distribuzione. In queste opere rientra anche l’installazione di nuove apparecchiature per il telecontrollo dell’infrastruttura. Nello specifico saranno installati dei misuratori che controlleranno le portate in due snodi principali.
Lo schema idrico di Oristano
Le nuove apparecchiature sono funzionali a una migliore gestione della rete, che ha uno sviluppo complessivo di circa 84 chilometri ed è suddivisa in 8 distretti isolati, ciascuno con autonoma alimentazione. Attualmente l’intera infrastruttura viene alimentata attraverso due sistemi principali:
- il Serbatoio Sa Rodia, che a sua volta è alimentato dalla condotta adduttrice proveniente dalla vasca di disconnessione “San Simeone”;
- il sistema di 8 pozzi locali, dei quali 7 asserviti a serbatoi sopraelevati o interrati e uno collegato direttamente alla rete di distribuzione. La portata totale varia tra i 91 e i 150 litri al secondo, come riportato dai dati del telecontrollo.
Il progetto Reti intelligenti
Oristano è anche tra i primi trenta comuni della Sardegna dove Abbanoa sta portando avanti il progetto “Reti intelligenti” che mira a una drastica riduzione delle perdite. Il piano si svolge a partire da un’indagine sulla rete ammalorata con installazione di misuratori portatili per l’esecuzione di prove idrauliche diurne e notturne e con ispezioni mirate. Alla fase di monitoraggio segue la “diagnosi”, ovvero la definizione delle criticità e delle cause di malfunzionamento della rete, con successive prescrizioni sempre più evolute e dettagliate per le soluzioni tecniche ottimali da adottare, per efficientare la rete dal punto di vista idraulico, energetico e gestionale.
La strategia del gestore prevede di concentrare gli sforzi per rendere intelligenti le reti esistenti agendo sulle cause che generano le dispersioni: in primis gli sbalzi di pressione e la presenza di aria nelle condotte. La seconda fase del processo di ingegnerizzazione prevede la realizzazione di interventi quali ammodernamento ed efficientamento di opere esistenti e lavori di sostituzione massiva di condotte e allacci e l’installazione di nuove apparecchiature di telecontrollo.