Potenziare la rete idrica di distribuzione in Sardegna e i potabilizzatori. Per raggiungere questi due obiettivi Abbanoa, il gestore idrico della Sardegna, ha messo a punto un piano di investimenti per 75 milioni di euro. Il piano è stato annunciato a Cagliari dall’amministratore unico della società Alessandro Ramazzotti. L’obiettivo è di far arrivare l’acqua, senza interruzioni, in tutte le case di una regione storicamente afflitta dalla siccità. “In Sardegna non c’è acqua”, ha ricordato Ramazzotti sottolineando che l’isola deve anche potabilizzare l’85% delle acque grezze, con un costo annuo di 134 milioni di euro.
“La cosa più grave è che il 53% di questa risorsa viene persa nella rete idrica colabrodo che abbiamo ereditato dai precedenti gestori”, ha ribadito l’amministratore unico che, prima di elencare gli interventi in programma, ha fatto il punto sulla situazione degli invasi. Nei mesi scorsi, le esigue piogge avevano fatto allarmare gli addetti ai lavori ma, grazie alle precipitazioni degli ultimi tempi, la situazione è rientrata nel sud Sardegna, mentre desta ancora qualche preoccupazione nelle zone a nord dell’isola.
E proprio per ottimizzare il servizio legato a un bene così prezioso che sono stati programmati una serie di interventi. Oltre al potenziamento del potabilizzatore di Silì, che dovrebbe risolvere i problemi di Oristano, Abbanoa ha già messo in gara lavori per oltre 12 milioni di euro destinati alla realizzazione della dorsale centrale dell’acquedotto di Torpè (Nuoro), nel nord dell’isola, che, stando alle previsioni dell’azienda, presto sarà completato con quasi 10 milioni di euro per le dorsali nord e sud che serviranno Posada, Siniscola, Torpè, Budoni e San Teodoro. Inoltre, entro giugno dovrebbero essere appaltati anche altri 13 cantieri.