«È stato un vero piano di emergenza, quello messo in atto da Abbanoa in Gallura si legge nel comunicato dell’ufficio stampa della società che governa l’acqua in Sardegna, che unito a un monitoraggio attento e costante sull’acqua immessa in impianto e in rete, ha permesso di risolvere le criticità legate alla potabilità. Lunedì le analisi hanno decretato il rientro a norma di tutti i parametri e i risultati sono stati ora trasmessi alla Asl». Presumibile, dunque, che nel giro di pochi giorni si possa finalmente consumare regolarmente l’acqua in città. Fino a settembre, il potabilizzatore è andato al massimo delle sue potenzialità garantendo acqua di qualità in un periodo di forte stress a causa delle presenze turistiche.
Unito al miglioramento delle condizioni dell’acqua nel lago «è stato possibile – afferma ancora Abbanoa , che i centri serviti dall’acquedotto del Liscia potessero nuovamente avere acqua potabile. Il bypass Enas – in attesa del ripristino da parte dell’Enas della cosiddetta proboscide per la pesca dell’acqua dall’invaso – ha poi consentito di superare il punto di presa peggiore per rifornire Abbanoa con acqua di migliore qualità».
I problemi sono sorti a causa degli sbalzi improvvisi delle temperature unita ai bassi livelli della risorsa presente nell’invaso. Fattori che avevano infatti aumentato la concentrazione del manganese nel fondale dell’invaso, tanto da raggiungere picchi fino a 500 microgrammi per litro nell’acqua grezza in arrivo all’impianto.
«I campionamenti – aggiunge Abbanoa – sono stati effettuati sia nelle acque in entrata e in uscita dal potabilizzatore dell’Agnata, sia più in generale nell’acquedotto del Liscia che serve i centri abitati di Arzachena, Olbia, Telti, Monti, Golfo Aranci, Padru, Loiri Porto San Paolo, Luogosanto». Con gli interventi straordinari l’obiettivo di Abbanoa era di realizzare, sin dal breve periodo (3-5 mesi), significativi miglioramenti della capacità produttiva dell’impianto. Gli interventi sono costati circa 700mila euro. Tra due mesi è prevista la posa in opera di varie apparecchiature nel trattamento dei fanghi (intervento da 55mila euro). «Sono da espletare – aggiunge Abbanoa – le gare per la fornitura e trasporto in impianto di una centrifuga in allestimento amovibile per il trattamento fanghi (150mila euro) e per la fornitura e trasporto in impianto di pirolusite (259mila euro), minerale utilizzato nel trattamento delle acque per la rimozione di ferro e manganese».
L’investimento di 4 milioni di euro sul potabilizzatore consentirà dei lavori che verranno completati entro il 2017 mentre 400 mila euro sono pronti . «Più nel dettaglio per quanto riguarda il potenziamento dell’impianto di potabilizzazione del Liscia “Agnata” con sostituzione generatori di biossido di cloro; linee di destabilizzazione e chiarificazione per flottazione/filtrazione e sistemi accessori, linee indipendenti di filtrazione continua con annesso sistema di contro lavaggio senza interruzione del processo e sistemi accessori, equalizzazione fanghi, nuova sezione di ispessimento composta da due linee di trattamento in parallelo, nuova sezione di disidratazione con filtropressa e sistemi accessori, fitodepurazione, sistema di produzione di energia con pannelli fotovoltaici. I lavori sono stati aggiudicati in appalto integrato complesso. Acquisite tutte le autorizzazioni mentrela procedura di esproprio sono attualmente in corso, l’Egas dovrà approvare il tutto.
La conclusione dei lavori, per 9 mesi, è prevista al giugno 3017». Per quanto riguarda il potenziamento dell’impianto di potabilizzazione del Liscia “Agnata” c’è «un progetto – conclude Abbanoa – che prevede essenzialmente interventi migliorativi sotto l’aspetto funzionale e qualitativo delle opere previste nel progetto principale e nel progetto dei lavori complementari. L’intervento, che consente la conclusione dei lavori principali sospesi dal 2011, è in attesa dell’approvazione da parte dell’Egas. Dopo il via libera dell’Ente d’Ambito sarà espletata una procedura negoziata per l’affidamento dei lavori la cui esecuzione è prevista in quattro mesi. La conclusione è prevista per giugno 2016».