Prosegue l’attività di riassetto idrico di Selargius a opera di Abbanoa. A breve, nel comune della provincia di Cagliari partiranno i lavori del valore di 1,5 milioni di euro, per la riqualificazione della rete di distribuzione del centro storico, finanziati tramite il Fondo europeo per lo Sviluppo e la Coesione “FSC”. I lavori rientrano nel pacchetto di interventi messo a punto dal gestore idrico sardo per efficientare le infrastrutture di diversi centri dell’Isola.
Il progetto prevede la realizzazione di quasi 3 chilometri di nuove condotte che porteranno al miglioramento idraulico della rete e all’eliminazione di alcune dispersioni.
Le opere sono finalizzate a razionalizzazione la distribuzione della risorsa, e a una più generale riorganizzazione dei distretti idraulici urbani, con la sostituzione delle condotte più ammalorate.
Dispersioni drasticamente abbattute
Il nuovo pacchetto di interventi si aggiunge ai numerosi cantieri che negli ultimi anni hanno interessato la città. Opere che hanno consentito di abbattere drasticamente le dispersioni che toccavano punte del 72%. In questo modo, Selargius, da maglia nera per l’acqua dispersa è diventata un fiore all’occhiello del servizio idrico regionale.
Una cura massiccia che ha portato a rivoluzionare l’assetto idrico del centro abitato, all’installazione di apparecchiature di misura nei principali snodi e nei serbatoi, alla sostituzione integrale di ben 6 chilometri di condotte. Soprattutto sono state eliminati oltre 11 chilometri di vecchie tubature gravemente ammalorate.
Il riassetto del sistema idrico
Grazie a tale riassetto, la rete, che serve circa 30.000 abitanti, è suddivisa in due perimetri, distinti e distanti, approvvigionati da diverse fonti:
- il centro urbano, approvvigionato dall’impianto di potabilizzazione di Simbirizzi
- il quartiere di Su Planu alimentato dal potabilizzatore San Michele.
La rete si sviluppa nel suo complesso per 80 chilometri e ora è in gran parte in ghisa sferoidale, materiale che garantisce una migliore tenuta. Le maggiori inefficienze erano legate all’insufficiente pressione, determinata da due fattori principali:
- la quota del serbatoio
- la presenza di numerose perdite occulte che determinano perdita di carico lungo la rete.
In numerose strade, inoltre, erano presenti due o più condotte idriche. In questi casi, in pratica, le nuove condotte in ghisa convivevano con quelle vecchie, prevalentemente in acciaio e completamente ammalorate.
Ulteriore criticità era l’inadeguatezza delle diramazioni d’allaccio all’utenza, realizzate in polietilene e ferro zincato, spesso causa di disservizio per insufficiente portata o perché interessate da frequenti rotture.
Il progetto reti intelligenti
Selargius fa parte anche dei primi trenta comuni della Sardegna interessati dal programma di ingegnerizzazione delle reti idriche. Un modello basato sull’azione combinata di misure di campo, studi specialistici sull’assetto di rete, regolazioni e progressivi interventi strutturali sugli asset. Il processo di ingegnerizzazione si svolge a partire da un’indagine sulla rete ammalorata con l’installazione di misuratori portatili per l’esecuzione di prove idrauliche diurne e notturne e con ispezioni mirate per la localizzazione delle perdite.
Segue la diagnosi, ovvero la definizione delle criticità e delle cause di malfunzionamento della rete, con conseguenti rilasci di prescrizioni sempre più evolute e dettagliate per le soluzioni tecniche ottimali da adottare, per efficientare la rete dal punto di vista idraulico, energetico e gestionale.